giovedì 14 agosto 2008

Vacanze olandesi.

Eccomi di ritorno dopo una settimana ad Amsterdam e dintorni. Una piacevole vacanza con mia figlia, e di pausa computer e blog, anche questo è d'uopo per contrastare la sindrome del tunnel carpale da mouse. E di passeggiate per la città, sana abitudine che faticosamente, il mio dì tardo traendo, faccio solo in queste occasioni. La vacanza ideale per me sarebbe quella "sedentaria", ma ovviamente non si può fare, benchè ultimamente mi ci sia molto avvicinata con le vacanze in grecia. Ci si va col traghetto, e sulla nave c'è poco da camminare. Poi un lungo tragitto, ma in auto, e infine 20 giorni di sole, mare e piscina nella baia "Gialos Beach" nei pressi di Monemvassia. Quest'anno non ci andiamo, son troppo ansiosa di passare un settembre a casa: quando maturano mele, uva, fichi e l'orto e il giardino sono più vivibili. Ma sto divagando, l'argomento non è questo, bensì l'olanda. Teoricamente anche e soprattutto qui in Olanda potrei anche far passeggiate da sedentaria, se mi ricordassi come si va' in bicicletta, o se potessi avere anch'io, come molte vegliarde locali una specie di sedia-trespolo a motore che sfreccia tra le bici, e da cui si rischia sempre di essere investiti. Potrei parlarne molto, ma c'è l'esaustivo blog di Eleonora ed Ermes che tratta dei Paesi Bassi in lungo e in largo, dalla cucina, alle biciclette, alle disquisizioni politico-culturali, alla condizione della donna, solo per fare qualche esempio. Non mi resta molto spazio, e posso dare solo alcune brevi impressioni. Sono stata colpita in particolare da certi contrasti. Ad esempio, viaggiando sul ring di Amsterdam, sulle 8 corsie dove sfrecciano centinaia di auto a tutte le ore, sembra di essere in un paese ultra moderno e tecnologico, grandi palazzi di vetro e alluminio, dalle forme avveniristiche, invece all'uscita dall'autostrada a pochi km da Den Haag nella cittadina di Delft, pare invece di trovarsi nelle cartoline del secolo scorso. Mucche che pascolano sui prati verdissimi, mulini in lontananza e minuscoli paesetti con casette colorate e molto olandesi. Paese ancora agricolo, ma anche moderno e industrializzato, e particolare piacevole per il guidatore, quasi nessun camion. Le merci vanno su nave. Eppure le merci arrivano fresche, di ogni nazionalità e genere, basta recarsi al mercato, dove la frutta e la verdura autoctone "geometricamente" modificate sì da allinearsi in file coloratissime e regolari, di peperoni, pomodori e zucchini, tutti uguali, senza macchia e senza paura (di marcire), coesistono con la frutta esotica, chele di granchio del pacifico, anguille, e per buona pace di Beppe Grillo anche mozzarelle, arrivate sin qui nei limiti di velocità imposti dall'autorità locale. Forse sarà che il paese è piccolo e piatto, ma qui sembra funzionare tutto un pochino meglio rispetto all'italia: mezzi pubblici puliti puntuali e veloci, persone cortesi che al turista parlano in inglese, dal fattorino del tram, alla commessa del negozio, e a volte si sforzano anche di parlare in italiano con i buzzurri che non sanno spiaccicare altro idioma. Unico neo, almeno per me, l'idiosincrasia che questo popolo ha per i gabinetti, intesi come servizi igienici. Questi loculi, ovviamente senza finestre, rigorosamente separati dal bagno vero e proprio, hanno dimensioni che vanno dal 1,2 mq all'1,75 mq, contengono di solito solo un water e un microscopico lavandino, nonchè a stento un rotolo di carta igienica, e sono localizzati sempre molto lontano da ogni altra stanza. Si ha l'impressione che se l'olandese potesse farne a meno, volentieri lo farebbe, ma poichè tali luoghi sono ahimè necessari, son ridotti a posticini stretti e minuscoli, posizionati nell'angolo più nascosto della casa, e magari se fosse fuori casa sarebbe meglio. Non posso fare a meno di paragonare questo costume con quello opposto che specialmente negli anni 60-70 spingeva ogni famiglia italiana di estrazione borghese, a fornirsi di un enorme bagno, a volte più grande della cucina, arredato sontuosamente con tende, marmi, specchi giganteschi, rubinetterie luccicanti e sanitari lussuosi, talora di ceramiche colorate e firmate e un mitico "bidet" il cui nome suona alla francese, ma pare sia una prerogativa tutta italiana. Da cosa dipenderà questo differente approccio igienico-sanitario? Sarà forse per noi un retaggio delle Terme Romane, o sarà per loro un lato oscuro del protestantesimo puritano? Debbo fare un po' di ricerche. Oppure se qualcuno lo sa m'illumini.

5 commenti:

Ermes ha detto...

io non so ma mi permetto di illuminar lo stesso.
Esiste una teoria socio-culturale sviluppata da due eminenti "siensiati" secondo la quale gli olandesi (ma vale in generale per tutti i paesi bassi ;-) ) hanno una particolare idiosincrasia con tutto cio` che riguarda la catena alimentare: dal cucinare all'ingerire, giu` giu` (...) fino all'espletamento.
Per cui cercano di ridurre al minimo queste attivita` o, se necessarie, di relegare il loro svolgimento in luoghi angusti e nascosti.

Unknown ha detto...

Mi permetto di dissentire sulla teoria che vorrebbe presente l'idiosincrasia all'alimentazione in tutti i paesi bassi, poichè Wiki dice:
il Regno dei Paesi Bassi (in olandese: Koninkrijk der Nederlanden) è una federazione istituita nel 1954 e che consiste attualmente di tre parti: i Paesi Bassi (in olandese: Nederland), le Antille Olandesi (Nederlandse Antillen), e Aruba. Forse nelle Antille e ad Aruba, almeno il cibo è meglio trattato (i cessi non so).

Unknown ha detto...

Per scoprirlo, potreste andare a fare laggiù il post-doc http://www.colonialvoyage.com/america/it/centro/antilleolandesi/index.html

Ermes ha detto...

e guerra sia!

dunque, esistono due entita` politiche.
Una sono i Paesi Bassi (Nederland in nederlandese), a volte erroneamente chiamati Olanda (anche dai nederlndesi), che comprende le 12 province europee (tra cui l'Olanda del Nord e l'Olanda del Sud) del Regno dei Paesi Bassi.
C'e` poi il Regno dei Paesi Bassi (Koninkrijk der Nederlanden in nederlandese) che e` un'associazione federativa nata nel 1954 quando alcune colonie nederlandesi hanno cambiato status politico, comprendente i Paesi Bassi, Aruba e le Antille Olandesi.

vinto!

cmq vi scuso visto che e` colpa di un'inesattezza della pagina italiana di wikipedia sui Paesi Bassi (anche se esiste questa)

(grazie della maglia cmq :-) )

Eleonora ha detto...

INVECE:
Sapevate che la parola "bidet" deriva dall'antico francese "bider" che vuol dire cavalcare un pony??
eh no!