sabato 13 novembre 2010

EVV..VAI!!


Ci siamo...anche per me pessimista di natura è ormai chiaro che siamo agli sgoccioli per il berlusca. L'ipotesi più nera e tetra che mi viene in mente è che dopo l'ormai scontata sfiducia e conseguenti (benché renitenti) dimissioni del cavaliere, si vada alle elezioni anticipate e che rivinca lui!
NOOO!! Ipotesi tragica, che faccio solo a scopo di scongiuro, ma non si sa mai, purtroppo, con il popolo bue, che è stato capace anche di acclamare un dittatore che annunciava l'entrata in guerra e quindi la rovina della nazione.
Ma cerchiamo di essere positivi e di prevedere il meno peggio, cioè un governo tecnico, oppure un berlusconi-bis come vuole l'Umberto, ma senza berlusconi, quest'ultimo ossimoro che hanno proposto i finiani, sarebbe come dire uno zabaglione senza uovo, e mi lascia molto perplessa, perché lui non ce lo vedo proprio a fare da controfigura in ombra ad un altro qualsiasi presidente del consiglio.
Un meno peggio quindi, vorrebbe dire comunque un alleanza di destra, ma come ha detto qualche sera fa' Casini ad "Annozero" (giustamente una volta tanto), oggi parlare di destra o sinistra è assurdo e fuori tempo. Sono stereotipi che non esistono più. Entrambi gli schieramenti hanno infatti alcuni punti comuni, almeno nei programmi elettorali, più lavoro, welfare, giustizia equa per tutti, istruzione, famiglia e lotta all'evasione.
"Dica qualcosa di destra" ha allora sollecitato Santoro a Bocchino. Ed egli ha risposto che l'orgoglio nazionale è una cosa di destra, come anche la "sicurezza" intesa come giustizia e non come giustizialismo.
Ma io dico che questi, se li dobbiamo contrapporre all'attuale governo, son pure valori che ci stanno benissimo a sinistra, perché è da sinistra che fin'ora sono venute le proteste contro gli sputi sulla bandiera, la negazione dei festeggiamenti del centocinquantenario dell'unità d'Italia, e la difesa della magistratura dai continui attacchi di governo, mentre la "destra" attualmente al potere avvalla le posizioni separatiste della lega, e da' addosso a Saviano, con l'accusa di parlare troppo di camorra e mafia (che con la sicurezza niente hanno a che vedere...)
Infatti come è chiaro a tutti gli uomini di buona volontà (solo chi NON vuole vedere, non lo capisce) questo governo non è né destra né di centro, è "berlusconismo" nell'accezione più letterale del termine, cioè governo di un solo uomo per gli interessi solo suoi. Altrochè arrampicarsi sugli specchi come purtroppo fa ancora molta parte della sinistra, che dice che berlusconi non è il male assoluto e non lo si batte attaccandolo.
Invece il male del paese è proprio lui e solo lui, che detiene il potere assoluto in molteplici forme di economia, diffusione e comunicazione, con l'aggravante di diventare con il rincoglionimento senile, sempre più sfrontato e arrogante nel fare solo i cavoli suoi.
A chi dice, ma dov'era Fini in questi anni, e perché si è ribellato solo ora, rispondo che le ragioni possono essere molte, anche e senz'altro il suo trasformismo, incoerenza o cosa volete, ma dico anche che adesso è veramente insostenibile sostenere quel vecchio bavoso fuori dai seminati che continua imperterrito a blaterare barzellette e strullate varie, che vuole varare leggi incostituzionali solo per sé, mentre il paese va a rotoli. Forse Fini ha avuto un tardivo scatto di dignità, e meno male.
Dopo la finanziaria si annuncia la resa dei conti, ed io sento l'incontenibile voglia di urlare al caimano: evviva! VAI, VAI, a fare...qualcos'altro, finalmente, vai a goderti le ville, le regge, le dimore, e lasciaci a leccarci le ferite e faticosamente cercare da destra o sinistra, raccogliere le forze e ricominciare a ricostruire. Sarebbe bello che i 150 anni coincidessero con un nuovo risorgimento italiano. Per la gioia, andrò in Olanda (con mio marito) a farmi una canna.

martedì 2 novembre 2010

Una badilata di Cambronne ci seppellirà.

Oggi ho sentito un'intervista di Augias (ne Le storie su Rai3) allo storico Paul Ginsborg. E mi sono meravigliata che il professore di origine inglese, ormai in Italia da molti anni, docente all'università di Firenze, abbia deciso di prendere la nazionalità italiana. "Mossa incauta" ha commentato Augias, ed io dico benvenga ..un voto in meno a Berlusconi, sì, ma chi glielo ha fatto fare?
Personalmente, e conosco anche qualcun altro, se potessi ripudierei subito la cittadinanza di questo paese di ladri, faccendieri, lenoni e prostitute.
Non che tutti gli italiani siano così, ovvio, ma purtroppo son così quelli che ci governano e ci rappresentano, e in una parola quelli che contano.
S'io fossi Foco li brucerei...
Invece devo leggere ogni giorno delle loro malefatte.
Non c'è limite, non c'è dignità...e soprattutto non c'è INDIGNAZIONE!
Perché tolleriamo? Perché qualcuno, se c'è, di onesto e decente in quella stramaledetta maggioranza di governo, non si rivolta davanti a cotanta tracotanza?
Ieri sera nel TG ho ascoltato basita l'esternazione di Cicchitto a difesa del suo indifendibile "padrone", non so come non gli scappi da ridere mentre racconta quelle fantasiose panzane coram populo.
Intanto in Europa parlano di noi così. Per la precisione l'articolo è uscito proprio in Olanda dove non dovrebbero certo scandalizzarsi per luci rosse, spinelli e altre amenità che i turisti vanno lì a consumare, e dove vige un governo destrorso con l'appoggio di Wilder. Dicono di noi:
Mezzo Paese è in preda alla ridarella, mentre a Napoli l’immondizia si accumula, l’economia è ferma, i giovani laureati non si può nemmeno più dire che lascino l’Italia ma fuggono via. Mentre l’odore marcio proveniente dalle camere delle istituzioni, la cui aria è già viziata, aumenta, il Paese continua a scivolare lentamente ma sicuramente verso la pornocrazia.
Roba da far arrossire un peperoncino Habanero.
Però vuoi mettere che soddisfazione avere il primato del premier più barzellettiere del mondo, grazie al quale neologismi mai sentiti prima, come escort e bunga-bunga sono diventati noti a tutti! Altro che ridarella!
Ma ecco il solito popolo dei moderati dire in coro: E' sbagliato parlare sempre di donnine e faccende private, parliamo di cose serie, occupazione, economia scuola e lavoro.
Giusto, ma come si fa' a parlarne se chi se ne dovrebbe occupare, fa ben altro?
Ce lo potremmo dire tra noi, così amabilmente conversando all'ora del tè: " Che roba, contessa, ha sentito di quell'operaio licenziato, e quelle poverine in cassa integrazione?"
Tutta colpa dei "media" come piace tanto dire adesso. Si parla solo di spazzatura e non solo quella di Napoli. I giornali e i PM complottano da mane a sera, ma non c'è niente da fare, la popolarità non cala. E c'è chi dice che tutto ciò non fa che favorire il premier. Secondo me li paga LUI.