venerdì 31 ottobre 2008

Pochi, facinorosi, indottrinati.



Questa volta mi devo ricredere. Gli studenti stanno dando prova di determinazione e maturità. Ho ascoltato alcune dichiarazioni e le trovo consapevoli, ho letto un blog di precari e sono meravigliata e contenta della nuova generazione, anche se non so in quale percentuale siano così i giovani, temo una minoranza, ma anche se in numero esiguo, come vanno dicendo i rappresentanti governativi, hanno diritto di opinione, e di protesta. Questi pochi "facinorosi" cosa chiedono? Solo un po' di speranza sul loro futuro. Si è detto anche di loro che sono "indottrinati", ma ben venga! Meglio indottrinati da un ideale, che dal grande fratello televisivo. Dal governo obiettano che l'università va male, ma non è colpa loro, anzi la riforma vuole tagliare gli sprechi e i privilegi dei baroni. Andrebbe benissimo, se fosse vero, ma dovrebbero dirci come. Solo con tagli indiscriminati? Privatizzando scuole e università? Bisogna dire che nemmeno i governi di sinistra hanno brillato nel modificare questo sfascio degli atenei, dalla loro c'è solo la giustificazione di aver avuto TROPPO da fare (e di cui molto non fatto, legge elettorare, conflitto d'interesse, etc..), e troppo poco tempo. Invece mi sovviene che nel recente quinquennio di governo berlusconiano c'è stata solo un ennesima riforma "formale" di scarsi contenuti, a nome "Moratti", di cui ricordo bene solo la norma per far rimanere i ricercatori "precari" per 5 anni,con la spada di damocle della non conferma, in caso di scarso merito, non si sa come valutato. Così un povero cristo di ricercatore, finanche avesse avuto la fortuna a 30 anni di avere il sospirato posto (con 5 anni di laurea più 4 di dottorato a tale età si arriva se bravi), rischierebbe di trovarsi in strada a 35 anni senza arte nè parte, bollato e fuori mercato. Intendiamoci, la meritocrazia va' benissimo e sono d'accordo nell'estromettere chi non merita, ma punto primo: come si valuta il merito? Col cognome e la domanda "di chi sei figlio?", o con il computo di quanta costanza di lecchinaggio ha un vassallo nei confronti di un potente barone? E punto secondo: perchè si valuta solo il merito dei ricercatori? E non di associati, ordinari e straordinari, nonchè del dipartimento universitario in toto? I criteri dell'Impact Factor(numero di citazioni dei lavori pubblicati su riviste internazionali) proposti dallo scorso ministro della ricerca, benchè opinabili, erano pur sempre un punto di partenza, perchè non sono stati nemmeno presi in considerazione? E a proposito di fannulloni, perchè il caro Brunetta, ha esentato dal suo decreto anti-assenteismo i professori universitari? Per inciso gli unici lavoratori questi ultimi non sottoposti a controlli orari di nessun tipo. Sarebbe semplicissimo tagliare fondi sui veri sprechi volendo. Ma il fatto è che NON SI VUOLE, è molto meglio tagliare sui poveri indifesi precari che andare a toccare i privilegi di baroni inciuciati politicamente. Lo capirebbe anche un bambino. Infatti finalmente i giovani stanno cominciando a capire. Mi chiedevo quanto tempo ci sarebbe ancora voluto, mi domandavo perchè diamine , tutti questi "ragazzi" (anche quarantenni...) si accontentano di vivere così, malpagati, senza sicurezza, senza futuro. Se non si ribellano loro chi lo deve fare? Non coloro che hanno la mia età, che egoisticamente si richiudono nel privato e pensano che tanto ormai quelli che ci governano son tutti uguali, e chi se frega, io penso alla mia pastasciutta quotidiana, eventualmente a quella di mio figlio (se avanza...).

mercoledì 22 ottobre 2008

Chi ha paura del lupo cattivo?


Ho fatto 2600 Km in 7 giorni, per fare Amsterdam-Trieste e ritorno, passati principalmente nel caos delle autostrade germaniche zeppe di camion in interminabili file ordinate, sotto un cielo bigio e piovoso. Qualcuno potrebbe pensare che ero in una situazione non certo invidiabile, ma invece è stata una gita di piacere, ed anche il monotono lungo viaggio ha avuto risvolti gradevoli, come la tappa in una braugasthofe nei pressi di Monaco, con lauta cena innaffiata da birra locale e conseguente dormita sotto morbidi piumini. E soprattutto 7 giorni di totale distrazione dai problemi quotidiani, intesi come "giornali", digiuna di TV e notizie. E non potevo concedermi anche la serata del ritorno? Invece io stupida ho subito cuccato il giornale e cosa vedo? Berlusconi annuncia linea dura contro gli studenti che protestano e dice "Manderemo la polizia contro chi occuperà scuole e università". Durante un intervista trasmessa poco fa' dal TG ha anche inveito contro i giornalisti, che danno false informazioni, aggiungendo che ai suoi modi dovremo fare il callo, ne abbiamo ancora per quattro anni e mezzo..Che dire? Là per là mi viene in mente piazza Tien an Men. Poi però mi sovvengo che forse i nostri studenti non hanno la forza e la determinazione dei cinesi, e magari è meglio così, sarebbe tragico arrivare a tale estremi. La realtà è che da molti anni ogni governo, di destra o di manca, appena s'insedia fa' una riforma della scuola, e subito gli studenti protestano e occupano. L'hanno fatto perfino con Berlinguer ministro, salvo dopo pochi giorni dimenticare tutto e tornare nei banchi. Ora poi non ho dubbi che torneranno presto in aula a fare i bulli, a riprendersi col telefonino, e poltronire sui libri. E invece l'arrogante premier dalle palle di ferro, ne ha paura, li teme al punto da richiedere l'intervento della polizia, magari anche dell'esercito chissà, se mai si mobilitassero anche gli scolaretti delle materne...

mercoledì 15 ottobre 2008

Barzellette.


Ne sentiamo il bisogno, di ridere a crepapelle...la situazione finanziaria, la recessione, le guerre, tutto va male, e allora perchè non distrarci un po', e fare quattro risate liberatorie e propiziatorie? E a farci ridere ci pensa il nostro beneamato presidente del consiglio (no comment). Non solo con le barzellette elargite a piene mai in ogni occasione, interviste, interventi TV, conferenze, ieri ad esempio, ne ha sparata una a dir poco esilarante durante la sua visita a Washington: "La storia dirà che George W. Bush è stato un grande, grandissimo presidente degli Stati Uniti".
Leccare umanum est, esagerare però...

lunedì 6 ottobre 2008

Borse a picco: ecco un piano di salvataggio.


I vostri risparmi si sono dimezzati? Il mutuo casa raddoppiato? La pensione vi basta appena per mangiare una settimana? Niente paura, è in opera un piano di salvataggio da parte del Vaticano. Da oggi si potrà avere credito mostrando un immaginetta sacra. Dal salumiere per un Kg di prosciutto si cedono 2 santini di padre Pio, o dal macellaio per un roast-beef una di S.Rita da Cascia. E così pure per tutto il resto: dall'abbigliamento alla benzina. Si evince dal discorso di ieri del Papa intervenuto sulla crisi mutui. Egli ha ricordato che "i soldi scompaiono" e che "solo la parola di Dio è una realtà solida". Se poi esercenti e commercianti non si fidano della parola di Dio e non vi fanno credito, pazienza, saranno scomunicati, e voi farete a meno dei beni materiali. Rammentate che solo il diavolo veste Prada, i cattolici e buoni cristiani andranno vestiti di ruvidi sai. Il cibo sarà razionato, e la domenica potrete saziarvi con una particola. Niente vino, quello lo beve solo il prete durante la messa. La riflessione di Benedetto XVI è partita dal brano evangelico sulla casa costruita "sulla sabbia o sulla roccia". "Costruisce sulla sabbia la casa della propria vita - ha osservato il Papa - chi costruisce solo sulle cose visibili e toccabili, come il successo, la carriera, i soldi". Ma come mai invece ci rimettano solo i poveri cristi, e non coloro che hanno successo e soldi, come i capitani d'industria, i Tronchetti, i Profumi, i Berluschi, gli alti prelati, i vertici di regime, questo rimane un mistero (della fede). E' più facile per un Berlusconi passare dalla cruna dell'ago, che per voialtri infedeli entrare in paradiso e saziarvi di latte di cammello.