mercoledì 28 ottobre 2009

Sfogo fuori programma.

Non so cosa ne pensino gli altri 4 gatti che condividono il mio antiberlusconismo, ma l'intervento telefonico di ieri sera dell'amato premier alla trasmissione "ballarò" mi è sembrato il farneticare di un aspirante dittatore sull'orlo di una crisi di nervi. Forse è colpa della scarlattina, magari aveva anche un due linee di febbre che lo facevano straparlare. Ma dico io, un po' di pudore quell'uomo non ce l'ha? Dove si è visto mai un intervento in diretta per fare i predicozzi al conduttore, su una trasmissione, "senza contraddittorio" dice lui, ma allora La Russa e Alfano cosa ci stavano a fare?
Sono allibita, penso che nemmeno Fidel Castro o Peròn facessero questi "proclami" fuori programma. Che garanzia della libertà e della costituzione c'è in Italia? In che razza di povera Italia, vile serva di dolore ostello, nave con un nocchiero pazzo, bordello e schiava delle TV commerciali, mi tocca vivere e forse morire?
Sto toccando il fondo della disperazione, come cittadina non mi sento tutelata, mi sento in gabbia, temo per il futuro dei giovani, dei nostri figli. E mi sconvolge l'idea che tante mie coetanee che hanno fatto o vissuto il '68, che hanno promosso l'autocoscienza della donna e il femminismo, ora, completamente rimbambite dai proclami e dai programmi di mediaset, votino e inneggino quell'uomo. E grazie a quegli scellerati e speranzosi voti egli vada continuamente blaterando il ritornello: sono qui a spadroneggiare col voto del popolo, il popolo mi ha eletto e quindi nessuno osi toccarmi, chi mi critica è comunista, etc etc...
Ogni volta che sento queste affermazioni da parte di Berlusconi e suoi accoliti, mi viene un senso di disagio e ribellione che mi spingono a "odiare" codesta malnata progenie. Possibile che la mia generazione abbia creato un tale popolo d'imbecilli?
Poi la mia indole razionale e accomodante mi spingono a riflettere e a cercare di immedesimarmi in questo "popolo". Non si tratta ovviamente di una entità astratta, nè di un essere da prendere per il collo, a cui far aprire gli occhi, magari con gli spilli come in arancia meccanica. Si tratta di persone normali, con problemi familiari, con un bilancio da quadrare, con attività lavorative, con figli da educare, con nonni a cui badare, con beghe condominiali, e tutto un tran tran di quotidiano.
Se parlo con un singolo componente del famigerato popolo, e ci confrontiamo su come e dove fare la spesa, o si conversa di vacanze e del più o meno (che non tocchi però questioni politiche) trovo magari un soggetto simpatico, con cui si può stare in sintonia. Poi all'improvviso una banale scintilla (possono essere le più diverse: la notizia di cronaca del gay malmenato, la donna col burka, la pressione fiscale, il maestro unico, la pillola), ed ecco che la trasformazione Jekill-Hide avviene prodigiosamente sotto i mei occhi attoniti, e il mite soggetto di cui prima, scatena il suo livore, schiuma rabbia dai denti, accusa e insulta, difende con le unghie un suo diritto e una sua proprietà mai attentati nè ancora violati da alcuno. Ecco il "travet" della porta accanto tramutarsi in uno spadaccino difensore d'un altro ben più grande e nobile Cavaliere, un fiero e contradditorio promotore dell'italianità, ma anche del suo orticello e della sua regione, dal sò dialèt; dell'etica e della religione cattolica, ma anche del libertinaggio e del voyerismo qualità maschili per eccellenza; guardiano dei valori morali, ma anche furbetto che non disdegna un occasione di profitto, sia pur poco lecita; accanito difensore dei propri diritti acquisiti, nemico di tasse e balzelli, ma grande aspirante di servizi sociali. Chi è costui? Non è neppure inquadrabile in un contesto di destra o sinistra. E' l'inconsapevole pedina delle ambizioni sfrenate della degenerazione politica, un sordo-cieco, ma non muto purtroppo protagonista de "La Storia" alla Elsa Morante.
Non mi stancherò mai di dire che solo la cultura ci potrebbe salvare, ma forse sarà troppo tardi.

martedì 20 ottobre 2009

Dissertando di libertà.

Nel popolino delle LIBERTA' (Libertà va cercando, ch’è sì cara, come sa chi per lei vita rifuta. Divina Commedia, Purgatorio, I, 71–72 ) che spazio potrebbe trovare una "cozza" attempata come me, un po' sinistrorsa, agnostica, handicappata?
Se il Cavaliere, che non fa' fede nemmeno al titolo di cui si fregia, ha insultato la Bindi, che non rappresenta il suo ideale estetico, e valuta i meriti politici sulla base dei book, una normale cittadina, magari in età, e con poco tempo e denaro per istituti di bellezza, palestre e lifting, cosa può sperare da questo governo e dal suo premier?
Magari una elemosina, un centone dato di tasca sua, come ad una terremotata, o sciagurata messinese, non ricordo bene, come ho visto in uno dei suoi TG, che generosità! Ben altro guiderdone ti meriti però se sei bella e giovanissima (vedi tartarughe per escort, e collier Letizia)
Vorrei dimenticarmi di costui, concentrarmi su quello che fa' il governo, magari non è proprio tutto da buttare, chissà, ad esempio il proposito di insegnare anche altre religioni nelle scuole. Purtroppo però è impossibile, si parla sempre e solo di lui, gli altri ministri sono evanescenti, lacchè, oppure tacciono immusoniti, in attesa di una fetta di potere. Tanto presenzialismo non si era visto mai, o perlomeno non l'avevo mai visto io, che sono nata dopo il ventennio.
Mi si accusa di avere l'ossessione di Berlusconi, e anche alla sinistra spesso viene fatta questa accusa di anti-berlusconismo fine a se stesso, senza un programma e una vera alternativa. Probabilmente, anzi sicuramente è vero...ma non è possibile ignorare il dilagare di quell'ometto.
Ai tempi della DC, quelli che ricordo meglio, non mi davano fastidio Fanfani o Andreotti come persone. Ero critica sui loro programmi e sulla loro politica. Ma attualmente mi dite come è possibile guardare a quello che politicamente fa il premier, dimenticando chi è lui, ignorare i suoi vizi (virtù?), le sue amicizie, i suoi affari privati?
EGLI si è autocreato un culto della personalità (sono il presidente più amato, il migliore, etc etc) alimentato da quegli incoscienti che lo circondano, gente nata per leccare, che dispezzo più di lui.
Se Berlusconi cadesse, il suo partito sparirebbe, non vedo degno successore di tale personalità. Nemmeno Piersilvio o altro prodotto dei suoi lombi avrebbe tale carisma.
Per tornare al punto di origine del discorso, torno a chiedermi cosa un normale cittadino si aspetta dalla classe dirigente. Giustizia? Ma deve aspettarsi una giustizia che prima di tutto non leda l'interesse del premier. Libertà? Ma è una libertà che deve aderire al 100% agli ideali dell'attuale governo al potere, quindi niente libertà di scelta per una donna sul modo di concepire, o di abortire, niente libertà sul modo di lasciarsi morire, niente libertà di vedere programmi TV non graditi al PDL. Lavoro e sanità per tutti? Ebbene, no. Il lavoro è un privilegio da tenere con i denti solo per chi già ce l'ha, la sanità ha due pesi e due misure, se sei ricco lombardo ce l'hai alla grande, meno se sei povero calabrese. Meno tasse? Si, ma non per tutti, se hai capitali all'estero o hai bisogno di condoni e sanatorie, bene, se sei lavoratore dipendente sei dissanguato come prima. E poi via discorrendo con la libertà di culto, di pensiero, di colore di pelle, di gusti sessuali, di ideologia politica.
Non so se un normale cittadino ha le risposte che desidera dall'attuale governo, e non so cosa si aspetti da una rebubblica presidenziale, quale si va ventilando.
Personalmente so cosa vorrei io: un governo pluralista, di cui posso anche se non condividere ideologie e programmi, ma che tuteli anche le mie idee, se presidenziale deve essere, allora una roba tipo OBAMA o è chiedere troppo?

venerdì 9 ottobre 2009

Di che pasta sei?

«Farò vedere di che pasta sono fatto», ha minacciato il premier, e anche di che pasta sono gli italiani, ha aggiunto; e noi lo prendiamo in parola lanciando un sondaggio.
Di che pasta sei tu?

1) PASTA FROLLA: sei sempre in linea con tutto quel che afferma il premier, hai fede in FEDE, e non ti punge nessuna battuta di Vespa, odi i komunisti e ammiri Putin, se il premier va' con le minorenni, pensi: beato lui che può.

2) Pasta di semola di grano DURO trafilato alla faccia di BRONZO: sei critico con Berlusconi solo quando dice che Obama è abbronzato, in realtà quell'obama lì è un "negher", che non si sa come sia arrivato a una così alta carica. Non meritava il nobel per la pace, era meglio darlo al Berlusca, ora che il Barbarossa è morto.

3) Pasta LIEVITATA: sei una velina un po' sovrappeso, ma con grandi tette rifatte, appena riuscirai a perdere quei 2-3 chili in più, hai un appuntamento con un certo Tarantini a cui far vedere il tuo book (e look). Lui ha promesso che ti farà fare una splendida carriera.

4) Pasta di mandorle AMARE: sei un patito di bocconi amari, dalla cicoria, all'amarissimo che fa benissimo. Sei convinto che autopunirsi e autocastrarsi sia una giusta espiazione per avere simpatizzato troppo a sinistra.

5) Pasta VERDE: sei un idealista con la testa piena di principi, in ordine sparso. Sei per la difesa degli animali, e non daresti mai al tuo micio di razza un patè di delfino, nè uccideresti il rottweiler del vicino solo perchè ha mangiato tuo nipote. Sei contro la vivisezione e non faresti del male a una vespa. Sei contro il nucleare degli altri e sei per la difesa della vita, anche la più umile, e infima come quella di un migrante in bilico su un barcone nel mediterraneo.

6) Pasta SFOGLIA SURGELATA: sei il jolly per tutti gli usi e per tutte le stagioni. Ti si può fare al forno, fritto, dolce o salato. Hai sempre una risvolto nuovo da scoprire, ed è utilissimo tenere sempre in serbo uno come te!

7) PASTA RIPIENA di sè: sei quello che non deve chiedere mai, che ha sempre ragione, sei super partes e SUPERlativo, chi non ti ama, non ti merita. Hai un solo difetto, tendi a scoppiare e disfarti se troppo bollito....

domenica 4 ottobre 2009

O mio papino caro,

Caro Berlusconi,
o dovrei dire caro papino? Non in senso malizio-affettuoso come ti chiamano le belle ospiti delle tue feste, bensì nel senso lato di caro vecchio papà della massa di popolo bue e decerebrato che ti osanna. Tu che elargisci con benefica e paternalistica bontà, case fornite di tutto, finanche la bottiglia di champagne per brindare alla faccia tua. Ed ora la tua fortunaccia ti offre anche un'altra occasione, quella di precipitarti a lenire le pene di altri disgraziati, a Messina, a cui potrai promettere che le loro case saranno rimesse in piedi più belle e più abusive che pria.
Sei un uomo veramente fortunato, hai tante TV, tanti giornali e tanti lacchè ai tuoi piedi. Sei ricco, ammirato da tantissime belle donne di cui ami circondarti, cito le tue parole: chi non preferirebbe circondarsi di belle ragazze invece che di persone esteticamente poco attraenti? (tradotto: le laide e brutte lascerei ad altrui).
Hai una fastosa famiglia patriarcale di rampolli ricchi giovani belli e sani, solo il neo è quella moglie ribelle..
Hai il POTERE, il Lodo Alfano, ed altri lodi che ti tutelano. Ogni tuo capriccio è legge, se vuoi favorire i tuoi amici disonesti che evadono le tasse, basta dirlo ed è subito legge, tanto i poveri cristi ignoranti a cui lo stipendio magro viene decurtato alla fonte, manco se ne accorgono, e anzi pensano che siccome tu sei ricco ricco, sei la miglior garanzia contro i ladrocini di stato operati in passato dai tuoi predecessori.
Hai uno stuolo di medici e stregoni che ti hanno rifatto cuore, coronarie, palpebre e capigliatura, e forse anche il pisello, e pensi di essere immortale (anche se Mike Bongiorno, requie, anche lui lo pensava..)
Eppure non sei contento. Ti manca un quid, quel piccolo drappello di dissidenti, rompicoglioni di raitre e dei giornali komunisti, che si ostinano a fare, dici tu un uso criminale del servizio "pubblico". Pubblico appunto che, come si suol dire, significa: che tutti possono utilizzare, in quanto di proprietà della collettività, e non TUO. Forse questo piccolo particolare i tuoi sgherri fanno finta di non sapertelo spiegare, anche se quell'accidenti di Fini, da un po' si comporta come uno che ambisce ad essere defenestrato.
Non capisco perchè tu e i tuoi fans vi agitate tanto, se si tratta di una squallida minoranza di faziosi che osano uscire dal coro, perchè gli volete mettere la mordacchia ad ogni costo? Non sai che anche in un rapporto amoroso (per fare metafore in un campo in cui tu sei esperto) un po' di bisticci fanno bene e mettono il sale ad una relazione, che altrimenti, nel monotono mieloso tran tran del "ti amo, ma quanto mi ami", rischia di affievolirsi e diventare noiosa.
Del resto l'hai detto anche tu, in momento di lucidità, che non hai paura di Santoro & C, che anzi son tutti voti in più per te! E allora?
Orsù papino, lascia a noi 4 gatti, usciti dal gruppo, il nostro Santoro del giovedì e il nostro Travaglio quotidiano, oppure temi che la "calunnia" di costoro, come un venticello; un auretta assai gentile..
Va scorrendo, va ronzando,
Nelle orecchie della gente
S'introduce destramente,
E le teste ed i cervelli
Fa stordire e fa gonfiar.

Prende forza a poco a poco,
Scorre già di loco in loco,
Sembra il tuono, la tempesta..
Alla fin trabocca, e scoppia,
Si propaga si raddoppia
E produce un'esplosione
Come un colpo di cannone,
Un tremuoto, un temporale,
Un tumulto generale
Che fa l'aria rimbombar.
E il meschino calunniato
Avvilito, calpestato
Sotto il pubblico flagello
Per gran sorte va a crepar.

Purtroppo la gente, il tuo amato popolo, sono fatti così, papino, dovresti saperlo.