mercoledì 2 marzo 2011

Quando si dice: chi lo ha votato?


Ho letto questa lettera di una insegnante a Berlusconi, in risposta alla sua uscita , poi smentita, di denigrazione della scuola pubblica, rea di inculcare valori poco berlusconiani.
La lettera era presente anche su Facebook, dove molti commentavano favorevolmente la posizione dell'insegnante, e dove però ho anche potuto trovare questo commento "dissenziente", molto lungo, di cui trascrivo, con copia-incolla, solo alcuni stralci:
"ma vaffanculo leccaculo comunista dei giudici.parole colme d retorica sessantottina,figlie d un'educazione bigotta e seicentesca.certo,era + bello quando c'era il famoso 6 politico,con cui sicuramente i pseudo-professori ke odiavo,dall'elementari all'universita'come te,hanno fatto carriera e d cui si servivano x andare in vacanza ai primi soli.....si ricordi,insegnante dei miei stivali,ke in uno stato d diritto,nn sono le firme o i talk show comunisti a decretare ki e'destinato a governare,ma i VOTI DEI CITTADINI!qual'ora nn lo sapesse,il 1mo art.della costituzione italiana,cita testualmente:L'Italia e'una repubblica fondata sul lavoro,LA SOVRANITA'APPARTIENE AL POPOLO,ke fortunatamente x noi non e'lei.insegni ai suoi studenti prima a rispettare le regole e,insieme a quei valori ke lei sostiene d 'isegnare,la legge e nn ad incamminarli sulla strada dell'indottrinamento ke x anni ha ingarbugliato una scuola comunista,d sinistra zozza,etc etc"
Lo scrivente sostiene di avere 2 lauree, e non me ne meraviglierei..sapendo purtroppo quanto analfabetismo alberga ormai nelle nostre aule scolastiche e universitarie.
Alle repliche di alcuni, la discussione è infine degenerata in uno scambio di insulti e ingiurie.
Non entro nel merito della questione scuola, ci vorrebbero tomi e malloppi di considerazioni. Vorrei dire solo che il degrado di scuola e università non sono soltanto colpa dell'attuale governo, che ha contribuito però all'affondo finale,
Sottolineo invece i concetti e le argomentazioni del signor pluri laureato (non certamente in lettere spero!). Su cosa si basano? Quali sono le fondamenta del suo sproloquiare? Non mi è chiaro. Forse è stato mazziato e bocciato più volte per incancrenire tale livore nei confronti dei professori...Nel seguito della lettera, dice di non essere berlusconiano, ma" una xsona con 2 lauree,ke mai ha votato x berlusconi emai lo fara',ma ke si e'rotto le palle d questo buonismo e bigottismo da 4 soldi.a me nn me ne frega niente delle feste a casa del presidente del consiglio,della sua vita fa cio'ke vuole,a me interessa quello ke un governante fa d giorno,nn d notte.se sbaglia c penseranno gli elettori e nn lei o io,cosi'si fa in democrazia,ke in ultimo le ricordo,nel caso se lo fosse dimenticato,il suo significato dal greco significa governo del popolo."
Egli invoca la democrazia, che vuol dire , e me lo spiega :), governo del popolo, come se l'insegnante autrice della lettera non avesse diritto di contestare chi è stato a suo tempo eletto da questo benedetto popolo sovrano. Come se la libertà di opinione e di espressione dovessero essere cancellate, in virtù della elezione di un partito (e non una persona!), un ossimoro bello e buono, ovvero eleggiamo chi ci tappa la bocca e ci tarpa le ali e...governa in eterno come un dittatore incontrastato. Nella mia ignoranza, avendo una sola laurea, credevo che, se chi è stato designato premier dal partito eletto con maggioranza, si dimostra inefficiente o peggio delinquente, o magari pazzo che fa senatore il suo cavallo o la sua igienista dentale, può essere sostituito con una persona più degna nell'ambito dello stesso partito "eletto".
Forse non è così, ribadisco quanto ignorante sono, specie di argomenti costituzionali, ma a volte mi pare di essere l'unico savio, in un mondo di incoscienti che si gettano a capofitto nel baratro (effetto senilità?).
Mi conforta sapere che qualche rara persona, annaspante del gurgite vasto del popolo teledipendente-berlusconiano, possa pensare come me che l'autore dello sgrammaticato e livido commento, sia lo squallido specchio di una classe politica intollerante, arrogante e incompetente, che per il bene nostro e della nazione sarebbe auspicabile spazzare via quanto prima possibile.