sabato 26 settembre 2009

Papa e papi.

Caro Papa,
non posso dire di essere delusa, mi aspettavo da VOI (mi sento in dovere di usare il plurale majestatis) un atteggiamento simile. E ho la conferma di quel che pensavo: voi Papi non siete guide spirituali, ambasciatori di Dio in terra e simili, siete degli uomini di potere terreno e temporale che di più non si può. Tendete la mano ad arroganti peccatori, perchè potenti, e negate l'assoluzione a un povero cristo che soffre da anni in agonia e chiede una morte dignitosa, una pietosa iniezione che si concede ad un animale, ma non agli uomini.
Non avete pietà dei bambini africani con AIDS, o di quelli che muoiono di fame, anzi sollecitate che ne nascano ancora e ancora (dono di Dio?). Non spendete una parola per gli immigrati insultati e respinti, ma incitate i politici ad accanirsi contro le donne ree innazituttto di non essere maschi, e tanto più se incapaci di portare avanti da sole una gravidanza indesiderata o certe di dover partorire un figlio gravemente ammalato. Dite di essere per la Vita ad ogni costo, ma lo stesso accanimento è perpetrato contro le donne che desiderano figli e non possono averli e chiedono l'assistenza medica per concepire.
Le miserie e le sofferenze umane sono per voi delle condizioni irrinunciabili per essere cristiani e credenti, non discuto di questo, anche se ne dubito, ma perchè la richiesta di sopportare non è eguale per tutti?
Com'è che gli insegnamenti del poverello d'Assisi, e le prediche di Cristo sui poveri, umili, che per loro è il regno dei cieli, sono tanto disattese oggi?
Come sperate che una persona ragionevole e sensata creda a quanto andate predicando?
Non mi sento di professare devozione verso chi si schiera con Erode, e non biasima che per una danza della bella Salomè si sia tagliata la testa al Battista.
Vedo tempi e costumi corrotti portati ad esempio e a rapprestazione della vita di noi tutti e non ci sto assolutamente.

domenica 20 settembre 2009

Lakonia mon amour.

Eccomi ritornata. Tre lunghe settimane di Grecia, anzi di Laconia, nel Peloponneso. Secondo me solo quaggiù si sente il vero sapore della grecia, i profumi, i colori e l'orografia di questa terra sono estremi, e così i sentimenti che ispira: o si ama o si odia.
Nel traghetto all'andata ho conosciuto delle coppie di italiani più o meno nostri coetanei, tutti abitué come noi, che da vent'anni o più ritornano alla ricerca di posti incontaminati, per l'amore della natura e la vita semplice. Ho scoperto così esserci una sorta di club: i 50-60enni inveterati estimatori ellenici.
Se amate il lusso, i negozi alla moda, i ristoranti raffinati e la movida, non andate in grecia e meno che mai nel peloponneso.
Se invece avete un debole per le spiagge semideserte, non attrezzate, le baiette con l'acqua di un blù da capogiro, il silenzio, il villaggio che sembra una cartolina anni '50, il contatto con la natura...bisogna cercarle qui. Non so ancora per quanto...già in agosto le frotte di italici turisti tentano di trasformare questi lidi in una brutta e mal raffazzonata copia della riviera adriatica.
Ed ecco il lato oscuro. Parafrasando Mina potri dire a questo paese: i tuoi difetti son talmente tanti che nemmeno tu li sai... La modernità e il progresso avanzano inarrestabili e bussano a delle porte poco inclini ad accettarne anche le regole. Le strade sono deprecabili, anche l'unica tratta decente sul nostro itinerario, Corinto-Sparta, pur nuova è in rifacimento per lavori in corso e si transita su un unica corsia. Per i greci non è un grosso problema, i sorpassi sono sempre da brivido, su doppia linea continua, in curva, prima dei dossi, non è vietato....e non a caso i bordi sono costellati da "tabernacoli votivi" alla memoria dell'automobilista caduto. Alcuni son simili a trespoli arrugginiti, altri sono riproduzioni di chiesette ortodosse in miniatura, ma nessuno sembra fungere da monito agli spericolati corridori.
Quando si intercetta un paesotto, bisogna attraversarlo, le tangenziali o qualcosa di simile non sono previste. L'attraversamento è di solito molto divertente per il folklore locale, benchè poco pratico. Durante il percorso si possono ammirare i negozietti con tutta la merce esposta, le case tipiche, bianche e quadrate, il tutto dall'aria disordinata e confusionaria, con vocazione da casba.
La viabilità del pedone non è meno pericolosa. I piani regolatori delle città piccole (ma anche più grandi), non prevedono che vi sia un livellamento dei piani stradali e marciapiedi, si possono trovare gradini di 2 cm o di 2 m con la stessa frequenza e a pochi passi di distanza. A volte il marciapiede sale...poi si arresta davanti ad un'improvvisa buca...con gradini che portano ad un entrata di casa sotto il livello stradale, senza nessuna segnalazione. Altri trabocchetti sono in agguato per un pedone miope o poco saldo sulle gambe come me. Non se se vi siano handicappati in grado di muoversi in queste realtà urbane!
Non esiste raccolta differenziata dei rifiuti: a meno che uno non intenda come tale la raccolta operata dalle maree che tappezzano le spiagge, e incantevoli baie di cui sopra, di sacchetti di plastica (di questo anche il turista è colpevole).
Questo generalizzato deficit di coscienza civica si riflette in un disservizio abbastanza pronunciato, roba da far quasi quasi pensare all'italia come ad un modello di efficienza.
Internet è un sogno avveniristico e il cellulare in certe situazioni, non prende, ci sono sì dei telefoni pubblici: cupolette attaccate al muro, magari piazzate ad un crocevia, dove per farsi sentire bisogna urlare per sovrastare il rumore delle auto che ti rasentano.
Nella nostra limitata esperienza di consumatori abbiamo verificato che nessun esercente, bottegaio, ristoratore, albergatore, si ritiene in obbligo di dichiarare gli introiti, tutti ci hanno chiesto pagamenti in contanti, senza stracci di ricevute. Forse per questo le infrastrutture son così carenti...chissà?
Ma allora perchè la amo??
C'è di buono che al momento giusto tu (grecia) sai diventare un'altra, in un attimo tu, sei grande, grande, grande, come te, sei grande solamente tu!