martedì 23 febbraio 2010

Te la do io l'america!

Sarà perchè in questi giorni mia figlia è a New York, oppure sarà il film che ho visto ieri sera, l'ennesimo in cui i bravi soldati americani sistemano le cose col cattivo di turno, di volta in volta o i pellerosse o i giapponesi, o i tedeschi, o infine i mediorientali, sicchè mi è venuta da fare qualche riflessione sul grande paese.
Fino ai 10-12 anni vedevo l'america e i suoi abitanti come una fiaba, un posto dove tutto era perfetto, a metà tra i film di Doris Day e Disneyland, irraggiungibile e fantastica, un'isola che non c'è, ma invece c'è eccome, abitata dai prodi cavalieri che ci hanno liberato dall'oppressione dei tedeschi; ma non eravamo loro alleati? Allora perchè si chiamano alleati gli americani boh? Misteri difficili da risolvere a 11 anni.
Poi ho iniziato ad adorare la loro musica, Gershwin e Rogers, Presley, Amstrong, Frank Sinatra e Bing Crosby, in quale paese si può trovare qualcosa di meglio?
Sui 20 anni, ai tempi di "c'era un ragazzo che come me..", ho cominciato a pormi delle domande, ma non troppe, e anzi mi infastidiva vedere scritto sui muri dell'università NIXON BOIA con la svastica al posto della X, che diamine, come si fa a paragonare a Hitler un presidente americano, anche se non bello e simpatico come Kennedy?
Col mio ragazzo di allora (l'attuale mio marito) avemmo anche delle divergenze, lui sosteneva che tutto, cinema, musica, letteratura, era troppo filoamericano, che assorbivamo troppa cultura che non era veramente nostra, e ci adeguavamo con troppa condiscendenza ad una imposizione consumistica. Ma le sue considerazioni non avevano presa su di me, l'america sbrilluccicante di Hollywood e Broadway, era molto più invitante e fruibile di una squallida russia stalinista, piena di falci e martelli, di stakanovisti e tristi fabbriche, o peggio la China di Mao, con i milioni di omini in grigio, inquadratissimi che sventolano il libretto rosso.
Penso di non essere stata l'unica a pensarla così a quei tempi.
Oggi è diverso. Sono io più matura (forse non solo di anni, ahimè), e poi le nazioni, la politica, l'economia, tutto è molto cambiato, e sicuramente è molto difficile continuare a guardare ai marines statunitensi come ai salvatori del mondo, e all'america come al modello per eccellenza.
Tornando alla riflessione da cui son partita, e quindi i bei film western o di guerra, c'è una , dico una guerra, anche solo in questo ultimo secolo, in cui gli USA non abbiano messo becco? Si tratti di oriente, o europa, o africa o sud america, ci son sempre le loro "forze" in campo a fare ripulisti e sistemare le democrazie. Nonchè le loro intelligenti bombe a fare stragi.
C'è uno solo dei vizi capitali della nostra epoca che non derivi da loro, e che non sia diventato ben presto nostro? Istruzione sempre più superficiale, scuole e sanità sempre più attentate dal privato, fobie e paure del diverso (e quindi razzismo) sempre più diffuse, consumismo sfrenato, ricerca della felicità nell'equazione più denaro=più successo=più soddisfazione di ogni piacere, sette e stregonerie al posto spiritualità e raziocinio. Forse dimentico qualcosa?
Sforzando la memoria, mi viene in mente un servizio televisivo di qualche anno fa', ancora al tempo del protocollo di Kyoto. Si intervistavano persone qualunque di una qualche provincia americana, su quanto sapevano del riscaldamento della terra e sulla necessità di prendere provvedimenti. Il vuoto. Rimasi colpita dalla risposta di una distinta signora che affermava: noi stiamo bene così, è un problema che non ci riguarda, ci pensino gli altri.
Spreco e disprezzo del resto del mondo: la media americana di consumo di carne pro capite è di più di 100 kg all'anno, per produrre 1kg di carne di manzo occorrono 16.000-20.000 litri d’acqua, fate un po' di conti, e questo è solo un esempio. Poi c'è lo spreco di petrolio, e di energia, con ricadute sull'inquinamento, e il riscaldamento globale.
Non siamo certo noi italiani a poter fare le prediche visto che li seguiamo a ruota, i nostri miti. Ora che siamo cresciuti però dovremmo anche pensare a cambiare modello.

venerdì 12 febbraio 2010

Gas soporiferi.

L'italia è uno strano paese: gli scandali si susseguono a velocità tale che si fatica a star loro dietro, non passa giorno che non ci siano sensazionali notizie di avvisi di garanzia e/o di sommersi vizi e corruzioni di persone eccellenti. Stiamo assistendo ad un fenomeno singolare, la totale indifferenza per tutto ciò, che scivola via sulle nostre teste prima ancora che possiamo dire "ba". Una ignavia, un'accidia che ci permea di rassegnata impotenza e ci priva anche della volontà di reagire. Una volta in un film di fantascienza avevo visto qualcosa di simile, una specie di "spectre" faceva erogare gas nervino che ottudeva le menti, così da prendere facilmente il potere sul mondo.
Sarà così? Forse i grandi fratelli e i festival di sanremo, i mondiali in HD e gli intrattenimenti ridanciani televisivi fanno le veci del sinistro gas.
Il risultato è uguale. Nulla ci sfiora e ci indigna: nè la corruzione dei politici, nè le tangenti a suon di escort, nè la profonda abiezione morale che ogni giorno dal pulpito pubblico e televisivo dà spettacolo di sé con protervia (e con l'assoluzione dei vertici della chiesa!).
Non entro nel merito di chi sia colpevole, o se lo sia effettivamente, dovrebbero esserci le autorità competenti a stabilirlo. Ma qualcosa non funziona: subito dopo l'annuncio clamoroso di truffe e corruttele, arriva puntuale la smentita. Un errore, un fraintendimento, un tranello, un complotto.
Quindi le cose stanno così: o abbiamo una magistratura effettivamente da buttare in blocco, fatta da cospiratori rossi, o stolidi incompetenti totali, oppure le "prove" che spingono tali magistrati a muoversi sono tanto inconsistenti da svanire come neve al sole. La terza ipotesi è che ci sia una naturale propensione italica a insabbiare. Propendo per quest'ultima, anche alla luce degli avvenimenti di cui son stata testimone nei miei 60 anni di vita. Forse la memoria mi inganna , ma c'è qualche losco "affaire" italiano che sia stato chiarito? Bombe , attentati, omicidi, scandali economici, sospetti di intrallazzi mafiosi, da Fanfani, Andreotti & C in poi, nulla si è mai dipanato.
Solo la pervicace costanza dei giudici di Milano negli anni '90 è sfociata in una vera e propria pulizia, con processi ed arresti. Ma a che prezzo! Ed oggi c'è pure un revisionismo di questa unica buona pagina pulita della nostra repubblica, si affossano i giudici, e si santificano come martiri i condannati, beccati con le mani nel sacco.
E' pura utopia auspicare un po' di trasparenza? Non si sa se rimestare nel fango sia uno sport praticato più a destra o a sinistra. Di certo l'attuale governo ama mettere le toppe e i bavagli a ogni sospetto, e di fatto mentre i rei e presunti tali di sinistra, si affrettano a dare le dimissioni, come è giusto e sacrosanto, per gli esponenti di destra c'è sempre qualche giustificazione o qualche decreto "SALVA-PINCO". Tale ha già annunciato il premier per togliere le castagne dal fuoco a Bertolaso: faremo una legge per tutelare chi è indispensabile all'emergenza spazzatura.
Sembra una barzelletta di quelle che il presidente del consiglio ama sciorinare ad ogni occasione e intervista.
Ora si annuncia anche un bavaglio alle trasmissioni TV troppo faziose (leggi veritiere), non avendo trovato altre strade si invoca l'inefficienza della par condicio.
Insomma tutti in riga, zitti e mani in seconda! Ad aspettare un altra zaffata di gas.

venerdì 5 febbraio 2010

Impedimenti.

Me lo immagino così, davanti al padreterno, con la sua solita tracotanza da impunito!!
Devo riderci su per non piangere, pretendere di essere al di sopra della legge, anche se solo quella umana, è talmente fuori dai seminati che sembra roba da Caligola o altri imperatori scoppiati.
Giovedì sera non ho resistito alla tentazione di vedere Annozero. Questa trasmissione insieme a quella di Augias, Le storie, in onda alle 12,40 su Raitre, sono le sole che vedo in RAI (abbonamento cheap...ma per 2 sole cosette così, un po' caro).
Ma mentre L'Augias quotidiano me lo posso godere all'ora di pranzo, solo da quando sono pensionata, e non mi fa mai andare nulla di traverso, la serata con Annozero diventa l'incubo del mio cagnetto, che di solito dorme serenamente sul divano accanto a me, ma poichè è un cane sensibile e pauroso, sentendomi alzare la voce e fare i commenti indignati ad ogni intervento di Ghedina, si spaventa e scappa sotto il tavolo. Ovviamente ieri sera si è parlato di giustizia, di mafia, delle rivelazioni di Ciancimino figlio e del processo breve.
E' inutile che faccia il riassunto, chi vuole può vedere la replica sul sito RAI, vorrei solo esprimere alcune mie riflessioni, che ovviamente non interessano nessuno, ma lo devo al mio fedele cagnolino. Mentre Travaglio faceva la sua relazione dei fatti, pensavo:" Se un alieno superpartes sbarcasse qui e vedesse la situazione italiana , che idea potrebbe farsi? "
Constaterebbe che esiste un parlamento, delle leggi morali e materiali, una costituzione, una magistratura per amministrare la giustizia e far rispettare le regole, e un sommo pontefice che sorveglia la moralità degli individui, insomma delle regole ben precise per un paese democratico e civile. E poi con grande meraviglia, constaterebbe che c'è un capo in odore di aver disatteso alcune regole (anche morali), ma che vuole esserne al disopra, e i suoi ministri lo proteggono e lo agevolano, il sommo pontefice lo assolve. Non solo, ma tutto il governo da lui presieduto, è contro la magistratura, che è considerata un covo di cospiratori, e la popolazione, che deve assoggetarsi alle regole che lui rifiuta, lo plaude.
Pazzesco no? Non occorre essere alieni per capirlo, ma fingiamo di esserlo per non farci influenzare dai Travaglio e dai Santoro. Anche sforzandomi però non riesco a trovare logica questa situazione.
L'intervento di Giorgio Bocca, è stata l'altra cosa che mi ha fatto riflettere. Guardo quel grande vecchio con estrema ammirazione. Dall'alto della sua intoccabile e inavvicinabile saggezza può permettersi di parlare fuori dai denti senza ipocrisia, e rispondere all'osservazione provocatoria di Santoro: "Lei critica il sultano, ma gli italiani lo hanno votato" e lui prontamente ribatte un secco: "E hanno fatto male!" Bellissima puntualizzazione, chiara e semplice che nessuno ha mai il coraggio di fare! Gli italiani sbagliano, hanno sbagliato ad avere fiducia in Mussolini, e solo la tragedia li ha fatti (momentaneamente) rinsavire. Si scrivono trattati e si spendono fiumi di parole per giustificare il largo consenso di Berlusconi: perchè? Perchè sembra del tutto ingiustificato, i fatti sono tutti a suo sfavore: l'occupazione è in grave stato di allarme, lui dice di avere abbassato le tasse e parla demagogicamente dell'abolizione dell'ICI. Ma in realtà i numeri dicono che la pressione fiscale è invariata se non addirittura aumentata. Ognuno può constatarlo obbiettivamente nelle proprie tasche. Sono tutti felici e contenti, ma poi scavando c'è scontento tra operai, imprenditori, commercianti, pensionati, insegnanti, precari, studenti e ricercatori. Da quali categorie nasce quindi il grande consenso al sultano? In una puntata delle storie di Augias, di cui sopra, il giornalista del Corriere Pierluigi Battista dice che secondo la sua opinione si vota il PdL perchè dall'altra parte non c'è nulla di meglio, un po' come ai tempi della DC, quando i partitini erano o troppo piccoli o troppo faziosi, e l'altra unica alternativa era un improponibile Komunismo in odore di stalinismo. Secondo Battista perciò gli italiani non votano "PRO" Berlusconi, semplicemente non votano nemmeno PRO opposizione, diverso sarebbe il voto se si esprimesse un "CONTRO".
La spiegazione mi convince fino ad un certo punto, se ci fosse un vero scontento la gente andrebbe a dare un voto di disapprovazione, magari anche se non troppa convinta. L'alternanza del bipolarismo dovrebbe servire a questo. Invece noi italiani votiamo per "L'uomo carismatico", siamo alla ricerca freudiana dal Grande Padrone che guida con mano ferma, ma è anche buono e paternalistico (e incarna anche un po' dei nostri difettucci, così ci può perdonare meglio).
Senza Berlusconi il PdL sarebbe già affossato da tempo. Penso purtroppo che debba passare ancora molta, non acqua, ma merda sotto i ponti, perchè ci sia una alzata di testa da parte del popolo. Nel frattempo saremo sommersi.