lunedì 9 giugno 2008

About "little sailors" .

Esperienza fuori della norma la mia gita a Porto San Giorgio, dove ho accompagnato mio marito ad una riunione di ex-marinaretti. La prossima volta mi porto il burka e il cartello come da foto! Marinaretti: si sono definiti così, gli ex alunni del collegio-convitto per orfani dei ferrovieri, "accolti ed educati" negli anni dal 56 al 70, in una colonia delle ferrovie dello stato, situata appunto a Porto San Giorgio nelle Marche. Qualche anno fa' un gruppetto di questi ex collegiali, la cui divisa era di stile marinaresco (da cui il nome), ha pensato di promuovere delle riunioni tra i superstiti, e organizzare gite e cene di rimembranza. Iniziativa lodevole, tanto più in quanto velleitaria di offrire aiuto e compagnia a chi è più solo o meno fortunato. Una via di mezzo tra il ritrovo degli alpini e l'associazione benefica senza fini di lucro. Questo almeno lo scopo nelle intenzioni dei promotori. La gita era aperta anche alle mogli, ed io ho dato una spinta al mio riluttante ex-marinaretto poco incline ai ritrovi in generale e tanto meno se per fare riaffiorare alla memoria periodi poco felici. In fondo 3 giorni di mare per staccare dalla routine sono una buona scusa. E a parte il diluvio quasi costante che ci ha accompagnato all'andata, durante e al ritorno, sono state giornate piacevolmente diverse. Su una trentina di partecipanti (dei circa 70 iscritti) eravamo soltanto 9 donne, e con mia grande sorpresa siamo state ignobilmente discriminate, non solo alle 2 cene dei primi giorni in tavoli separati, ma (udite udite... ) nella cena di "gala" addirittura relegate in un altra sala, diversa da quella dei marinaretti poco cresciuti, che pare dovessero raccontarsi barzellette osè a ruota libera, senza l'opprimente presenza di mogli. Alla mia domanda sui motivi di questa "islamica" apartheid antifemmine, che è diventata fuori moda e motivo di protesta perfino nei paesi arabi, qualcuno mi ha risposto che la "festa" è la loro e devono ritrovarsi solo fra di loro senza distrazioni...Una signora moglie, mia collega di sventura, molto fine e colta, si è data malata per la cena di gala, ma nel pomeriggio mi aveva già confidato di non voler partecipare ad un Galà così concepito, dicendomi, giustamente, che semmai invece della "cenetta di gala di serie b" solo per donne, con relativa spesa come se bevessimo e mangiassimo alla pari dei crapuloni della sala a fianco, sarebbe stato più logico andarcene a mangiare una pizza tra noi donne. In più, aggiungo io, precauzione inutile quella del separatismo, in primo luogo, forse di barzellette, ne sapevamo più noi..più nuove, poi quasi sicuramente ci saremmo per naturale inclinazione, riunite su un lato di tavolo, magari con qualche marinaretto meno macho, infine qualora una gentildonna si fosse schifata per qualche c...o in più, avrebbe sempre potuto ritirarsi in camera al momento del caffè e dei numerosi ammazzacaffè, in perfetto stile 800 inglese, lasciando i mylords a fumare il sigaro..(metaforico, dacchè a fumare se dio vuole vanno fuori sia donne che uomini). Che dire? Il mondo è bello perchè vario e non si finisce più di meravigliarsi. E' stato un peccato tutto sommato, dacchè la riunione era iniziata, a me sembrava, alimentata da uno spirito ecumenico molto bello, con gli ex-collegiali provenienti da regioni del nord, del centro e del sud, persone dai mestieri e dalle vedute politiche molto diverse fra loro, ma tutte accomunate dai quegli anni passati insieme, con molti ricordi simili del tale istitutore più carogna, o dell'episodio x, o della punizione esemplare. Peccato per me perdermi i racconti, di cui ho rubato sprazzi qua e là, e che avrei ascoltato con molto piacere, sia per curiosità mia, sia perchè così avrei avuto una visione più chiara di un pezzo importante della vita di mio marito, che lui spesso sorvola, non ricorda o non vuole ricordare.

8 commenti:

Ermes ha detto...

del resto se e` tradizione che la cena di gala sia per soli uomini...

chi siamo noi per fermare le tradizioni?
e se poi l'angelo della morte si arrabbia?

:-D

Ermes ha detto...

ps: se ritieni utile bannarmi dal blog, fai pure. Non me la prendo e condivido.

Unknown ha detto...

"KKKK"! non ti banno, noooo! Dico solo qualche parolaccia tra me e me, L'angelo della morte dovrebbe farsi gli affari suoi...e non occuparsi delle cene di gala.

Unknown ha detto...

PS: grazie dell'indiretta informazione del sito PC facile, mi serviva proprio.

giuseppe ha detto...

ciao sono un marinaretto della classe 1952/58 dispiaciuto di non sapere della cena svolta a porto san giorgio.se ci sono marinaretti all ascoltoe mi vogliono contattare mandatemi una e-mail.giuseppe da bergamo

Unknown ha detto...

Caro Giuseppe mio marito, marinaretto classe 57/61 sarà felicissimo di contattarti e darti informazioni sull'associazione marinaretti, ma qual'è la tua mail? Se vuoi mandamela all'indirizzo sanper47@gmail.com
Saluti.

Anonimo ha detto...

holortjpciao da pasquale classe 53 a porto san giorgio 62/65 un saluto a tutti i miei ex compagni,sono stato in precedenza a calambrone.

Unknown ha detto...

Ciao mi presento Ivano Quaini di Milano( Pioltello per la precisione ) sono un marinaretto dell'ultimo anno quello della chiusura definitiva,per me personalmente un grandissimo dispiacere , ho pianto sul treno ,anno 1974 . Sono stato solamente dalll'anno 72 al 74 ma arrivavo da Calambrone dove ho fatto solamente anno 1973 ( 3a media ).Non sapevo nulla di queste riunioni ma mi farebbe molto piacere avere contatti con chiunque sia stato a Calambrone oppure a Porto San Giorgio .Per me sono stati per me anni molto importanti per il mio profilo personale e di crescita umana .Spero di avere presto vostre notizie .Ringrazio e saluto .MiE-MAIL ivanoquaini@gmail.com