sabato 26 dicembre 2009

domenica 20 dicembre 2009

Pubbliche leggende metropolitane e stupidità privata.

Un paziente belga si sveglia dal coma; sentiva tutto: come Eluana?
Virus influenzale mutato....forse creato in laboratorio. Vaccino? Contiene squalene e fa malissimo. L'aggressione a Berlusconi: una montatura, come la shoah. Il biologico è da contrapporre al biotecnologico, che è per sua natura cattivo. La donazione di cordone: meglio non farla, potrebbe essere dannosa, eventualmente si fa solo a scopo privato. Eccetera eccetera, via discorrendo di assurde sciocchezze, che tuttavia, non so come e soprattutto non so perchè godono di grande popolarità e credibilità.
Ho fatta mia (o forse lui me l'ha copiata!) una battuta del film di Nanni Moretti, "Sogni d'oro". Il regista cinematografico protagonista, parlando con un suo amico non dell'ambiente dice: "Parlo forse io di matematica quantistica, di astrofisica, di filologia romanza?" riferendosi ai malevoli che criticano le sue opere.
Della serie, se non sei molto informato su un argomento, è meglio non andare ad infognarvisi. Non sempre l'ignoranza è una colpa, e ovviamente non si può sapere tutto di tutto, però curiosamente, meno si sa su un qualcosa, più si crede alle fandonie, più si ascoltano i ciarlatani e non gli esperti in materia.
Due argomenti in particolare mi stanno a cuore, non in quanto espertona, ma almeno non del tutto digiuna, quindi in grado di informarmi : la vivisezione e gli OGM (Organismi Geneticamente Modificati).
Comincio col primo delicato argomento, prima di tutto professando il mio grande amore per gli animali, e orrore per ogni violenza e crudeltà. Ho rinunciato ad un bel voto in fisiologia, ai tempi della laurea, per essermi rifiutata di uccidere una rana senza anestesia, per cui penso di essere giudicata obbiettiva.
Non dobbiamo cadere nel tranello di tanti animalisti e antivivisezionisti dell'ultima ora, promotori di battaglie a suon di campagne denigratorie per laboratori di ricerca e sperimentazioni, sempre e in qualsiasi forma. Bisogna innazitutto dire chiaro e tondo che, come sacrifichiamo ogni giorno polli e manzi e altri animali da macello (e anche qui occorrerebbero regole etiche maggiori delle attuali), così al momento è irrinunciabile ricorrere all'uso sperimentale di topini e cavie. Solo grazie a loro si sono fatti e si stanno facendo progressi nella ricerca di malattie genetiche ed oncologiche. Non è affatto vero che la ricerca in vitro possa completamente sostituire quella su cavie e topi. Forse lo sarà in un futuro, ed è giusto perseguire quella via, ma è assurdo fare battaglie per salvare un topo di laboratorio, nato solo allo scopo di fare da cavia, e poi beneficiare di tanti progressi scientifici, ogni giorno, prendendo farmaci, facendo esami clinici e curandoci. Inoltre con la parola anti-vivisezione molti si riempiono la bocca e poi razzolano malissimo. Conosco smorfiose signore, che si dichiarano animaliste, e mangiano filetto ogni giorno, si fanno iniezioni collagene (animale), tengono in casa gatti o cani di razza "scherzo-della-natura", nati da selezioni spinte e quindi contro natura, e li nutrono con patè raffinati,..a base di cosa?
Passo agli OGM, questo demonizzato spettro del secolo. Spesso i media hanno diffuso notizie in merito molto poco informative, ma di grande presa sull'immaginario collettivo, per cui solo parlarne fa rabbrividire, e si pensa subito alla fragola che sa di pesce, e al mais della Monsanto.
Siccome l'argomento è complesso, invito chi vuole saperne di più a leggere il libro di Dario Bressanini: "OGM tra leggende e realtà" fonte molto più auterovole di me, oppure a visitare il suo blog: Scienza in cucina.
Posso solo aggiungere che gli OGM , come molte cose in campo scientifico e tecnologico, non sono di per sè, ne buoni ne cattivi, può esserlo invece l'uso che se ne fa'.
Chicca finale: vado spesso a fare la spesa alla COOP, dove un altoparlante mi informa in modo ossessivo che "la coop, evita materie prime trasgeniche, e che controlla tutti i suoi prodotti".
Ho sempre pensato che l'azienda, invece di pubblicizzare questo suo impegno anti-OGM, potrebbe fare qualcosa di più ecologico, riducendo gli imballi di plastica e simili, e magari vendere detersivi e latte "alla spina". Siamo proprio sicuri che la Coop il cui ingente fatturato sull'agroalimentare rappresenta il 24% dell’intero fatturato del settore alimentare, controlli minuziosamente alla "fonte" che ogni prodotto, dalla soia che nutre i maiali per i prosciutti, al foraggio dei bovini da latte, sia OGM-free?

lunedì 14 dicembre 2009

Clima irrespirabile (e non solo metereologico).

"Perchè mi vogliono male?" Si chiede il premier in ospedale, ferito al viso (necessiterà altro leggero ritocco di chirurgia estetica?), ma anche metaforicamente al cuore, nello scoprire che un italiano, uno solo su cento forse, lo odia.
Intanto già si da fiato alle trombe del "Di chi è la colpa di tanto odio strisciante " Ovviamente dei soliti magistrati rossi.
Oppure del clima irrespirabile che sta attossiccando il nostro paese.
Dove nasce questo clima di odio? Provate a leggere un po' Il Giornale , o Libero, o qualche blog di destra , o certi siti su Facebook, o ascoltate i TG di Fede e di Minzolini, e vediamo dove c'è violenza verbale.
Chi manda a morire ammazzati i componenti della corte dei diritti europea? Chi sputa sulla bandiera e incita a prendere il fucile per la guerra di secessione padana? Chi invita a denunciare i clandestini, musulmani e rom? Chi ha dato in TV pubblicamente dei "coglioni" a quelli che non votano PDL? E chi più ne ha più ne metta, la violenza verbale che sento nei talk-show mi ha costretto a spegnere la TV, gli insulti quotidiani contro chi la pensa diversamente da loro mi hanno costretto a cancellare alcuni "amici" dalla mia lista, l'inevitabile bagarre che ne segue, mi hanno costretto ad evitare come la peste argomenti di conversazione connessi alla politica.
In controtendenza a tanto odio intanto il PD e Napolitano esortano a un clima più disteso. Tuttavia essere "distesi" non significa letteralmente stendersi sotto gli zoccoli duri della destra, e fare gli agnelli che si prendono le colpe anche del loro padre che ieri inquinò l'acqua a monte di dove oggi beve il lupo. Chi si fa agnello, il lupo... e quel che segue. Tutto questo coro di solidarietà, di partecipazione, di lutto, mi da il voltastomaco. Intendiamoci, non sono affatto d'accordo con la violenza nè con i metodi violenti, sia verbali che fisici. Quindi non sono d'accordo nemmeno con la violenza dei poliziotti che manganellano gli studenti che protestano. Non posso essere d'accordo con quella parte di polizia che ha massacrato quei pacifici noglobal al G8 di Genova. Non mi piacciono i lanci di oggetti ai rappresentanti del governo, neppure se sono in disaccordo con la loro politica, ma se tali rappresentanti sono furbacchioni dediti in primis ai loro interessi, tali rimangono anche se vittime di pazzi squilibrati. Io sto con DiPietro e la Bindi, meno ipocriti di tanti loro colleghi.
Chiarito ciò, mi sorge spontanea una domanda, e invito tutti a porsela. Per la precisione le domande sono due.
1°) Perchè Berlusconi ha suscitato tanto odio da fare perdere i freni inibitori a dei normali cittadini? Per quanto fossero odiati e poco stimati nessuno ha mai tirato cavalletti o modellini del duomo, nè a Prodi, D'Alema, Amato, Fanfani e nemmeno ad Andreotti o Almirante.
2°) Bisogna mettersi d'accordo se si tratta dell'aggressione di uno squilibrato...beh in tal caso è stato un incidente, che chi ama fare i bagni di folla, prima o poi deve mettere in conto, e quindi ci si mette un velo pietoso sù e si passa oltre, magari pensando a come risollevare questo paese disastrato. Oppure, come già sostiene qualcuno, è una trama terroristica, un attentato di matrice politica, e in tal caso bisogna prendere seri provvedimenti. Per prima cosa domandarsi cosa c'è che non va, e dove sta sbagliando il superfavorito eletto con tanto consenso popolare, se non sa prevenire la formazione di gruppi terroristici in patria. Come minimo porsi un dubbio su cotanto consenso popolare. Poi consigliare all'unto prediletto di starsene un po' più in disparte, non sempre in piedi sui predellini a fare da bersaglio. Quando io cadevo dalla bicicletta a forza di fare pericolosi equilibrismi, mio padre mi mollava un ceffone e dovevo tenermelo insieme al ginocchio sbucciato.

martedì 8 dicembre 2009

Cous cous a colazione.

Vorrei tornare sull'argomento degli extracomunitari, dei "rom", delle persone di colore (giallo, nero, nocciola) che vivono nel nostro paese e che cercano di integrarsi. Non parlo ovviamente di chi delinque, questi vanno senz'altro giudicati e puniti (eventualmente espulsi) nè più nè meno degli italiani che delinquono, a qualsiasi strato sociale appartengano. Leggi modulate sulla tipologia della persona sono assurde, razziste e immorali. E se il cardinale Tettamanzi lo dice, fa solo parte del suo dovere di buon cristiano, ma soprattutto di guida di quelli che si professano cristiani e invece sono quanto di più lontano dalla dottrina cristiana si possa immaginare.
Certamente è facile pontificare in teoria, se ci si trova nella mischia, se si viene rapinati da un extracomunitario drogato, o se ci troviamo ad abitare vicino a un campo nomadi, magari il nostro atteggiamento diventa quanto meno "prudente". Proprio in queste situazioni bisogna vigilare anche sul nostro interiore senso di giustizia e mantenerci obbiettivi. Ma se la paura quando siamo scottati può trovare qualche giustificazione, il rifiuto preventivo del diverso (compresi gli anziani, handicappati e gay) è solo un atto di egoismo poco comprensibile.
A volte poi si tratta anche solo di "ignoranza" nel senso che ignoriamo quello che ci apprestiamo a rifiutare e ciò di cui abbiamo paura. Racconto a questo proposito un episodio che mi è successo ieri. Una mia conoscente, persona di mezza età, mite, buona e generosa, molto dedita alla famiglia, mi ha raccontato di aver saputo che nella mensa della scuola materna frequentata fino allo scorso anno dai suoi nipoti, oltre che da alcuni bambini di altre etnie, avevano introdotto una volta alla settimana un menù etnico. Al che ho risposto che mi sembrava una cosa giusta e utile anche ai bambini, ma lei prontamente ha risposto che invece le pareva una cosa negativa e che era ben felice che i suoi nipotini non frequentassero più quella scuola. Le ho allora chiesto se sapesse in che tipo di cibo consistessero questi menù etnici. Non lo sapeva, ma immaginava si trattasse di pietanze cinesi, come quelle dei ristoranti cinesi, o comunque qualcosa di strano e piccante. A sua discolpa devo aggiungere che la signora non è una appassionata di cucina e che mangia pochissimo. Le ho spiegato che io stessa cucino spesso in modo esotico: ad esempio il cous cous, insomma nient'altro che un semolino accompagnato da vegetali e carne o pesce. Non è forse adatto a un bambino? La sua indole mite l'ha indotta ad annuire e darmi ragione. Non sono sicura di averla convinta, però non posso fare a meno di pensare quanto poco basterebbe per comprendere un po' la cultura le abitudini e il mondo altrui, e quanti passi avanti potremmo fare con questo piccolo sforzo.
Per un bambino, anche padano, qualche raviolo a vapore e un po' di pollo alle mandorle non saranno certo più dannosi di cassoeula, e "broade e muset" (pietanza friulana a base di cotechino e rape acide).