martedì 17 febbraio 2009

I trombati e i salvati.

Dal Corriere cito un coro di scontenti per la candidatura di Mastella alle europee per il PDL:" Un altro elettore di centrodestra si fa portavoce di quanti invocano un ripensamento: «Siamo un gruppo di simpatizzanti di Forza Italia, siamo rimasti allibiti quando abbiamo appreso della candidatura di Mastella per il Pdl: vi preghiamo con forza di annullarla». «Prima Capezzone e Dini, ora Mastella. Noi portiamo acqua al Partito e Voi gli regalate le poltrone. Basta: io mi fermo qui».
Il fatto è che il salto della quaglia recentemente, pare uno sport quanto mai in voga tra i politici. Tra i nomi più eccellenti ricordo il senatore Guzzanti che da socialista è divenuto forzista ed ora è in disaccordo col cavaliere reo, secondo lui, di essere troppo fan di Putin. E Giuliano Ferrara campione di salto in lungo dal PC al PDL.
Ci sono poi tanti altri vari personaggi meno noti che saltellano qua e là, come tal Vito Bonsignore, o altri in crisi d'identità aggrappati al partito che non c'è, come Rotondi, e per chi ha voglia di sfogliare in rete c'è di che divertirsi a trovare salterini.
Per quanto mi riguarda la candidatura di Mastella non può che farmi piacere, innanzitutto perchè il suo pensiero, nonchè stile di vita, meglio si confà al PDL che al PD. Poi perchè in virtù dei corsi e ricorsi storici, se tanto mi da tanto, può darsi che faccia danni anche lì.
Se qualcuno ricorda i bellissimi film di Peppino, Totò e Fabrizi degli anni 50, sui vizi e virtù italiche, in alcune situazioni succedeva che un protagonista, di solito uno statale, diciamo così scomodo, venisse promosso al confino, in qualche avamposto sperduto, qualche isola lontana, che sò, per esempio la Sardegna?
Ora invece siamo trombati perfino là...Anche se come ultima chance c'è sempre quella di andare a fare il parlamentare europeo. Non so se qualcuno ha notato quali sono i personaggi che vanno di solito a ricoprire le poltrone nel parlamento d'europa (dove per inciso sarebbe il caso di mandare il meglio a rappresentarci). Bossi non sta più tanto bene dopo l'ictus? Santoro è trombato in RAI? Ochetto è nel dimenticatoio del PC? De Michelis non sa più trovare l'anima socialista che c'è in lui? La Zanicchi si è sfiatata e non sa più qual'è il giusto prezzo ? Tutti in europa..
Tra l'altro pare che i nostri eurodeputati, a fronte dei 36.000 circa euro mensili di incasso, siano anche molto fannulloni con il record di assenze ingiustificate più alte ripetto agli altri paesi , con delle percentuali di presenze che si assestano attorno al 50% di media nel migliore dei casi, gli euroscettici della Lega non hanno rivali, grazie a un tasso di assenze medio del 43 per cento, con una punta del Bossi che ha una presenza del solo 9%.
Per concludere: Il PDL esulta in sardegna e il PD è in crisi. Ma va'? Mi chiedo cosa altro serve al PD per fare un po' di autocritica. Se tutti gli italiani preferiscono Silvio ci sarà una ragione, e il dubbio che per caso sia Veltroni che non convince, non sfiora nessuno.
Caro PD, ti sei lasciato sfuggire i girotondini, i grillini, l'onda, ora almeno cerca di cavalcare Di Pietro, se ci riesci, oppure passa anche tu in blocco sull'altra sponda..

2 commenti:

Sassi a Parte di Ernestina Gallina ha detto...

Post profetico..l'opposizione era già in coma vegetativo e ora..hanno staccato la spina, amen.

ps:Rallegriamoci, in sardegna il nuovo eletto annuncia che in due mesi cancellerà il piano urbanistico compresa la legge salva-coste. Eccolo, arriva il cemento, i centri benessere e le ville sul mare.
Sono contenta per i sardi, avranno un futuro migliore : un popolo di camerieri, guardie giurate e giardinieri.

Anonimo ha detto...

In Sardegna mi aspettavo la netta sconfitta di Soru (che ho votato); da sardo sono "costretto" a tifare per il nuovo presidente perchè dal suo lavoro dipendenrà il futuro di tutti noi (di destra, di sinistra e così via). Ni spiace però che abbia iniziato malissimo, ossia con dichiarazioni gratuite e decisamente di scarsa classe nei confronti del "cadavere" dello sconfitto. Pessimo inizio!! Si ricordi il nostro nuovo presidente che, per fortuna, la campagna elettorale è finita, adesso ha davanti a sè un pò di anni (scherzi della maggioranza permettendo) per ostacolare lo tsunami che la crisi mondiale riverserà anche in Sardegna. Al lavoro e, davvero, tanti auguri