venerdì 7 gennaio 2011

San Call Center, aiutami tu.

Ad inizio d'anno, tutti fanno voti, auguri, propositi. Non ho molti auspici per il 2011, mi basterebbe avere un po' di salute, non peggio di ora almeno, poi il domani ce lo costruiamo un po' anche da soli.
Dico "un po'" perché ci sono cose che ci sfuggono completamente di mano, anche se spesso è il nostro stile di vita che incide sugli avvenimenti, in altri casi, a noi ignari e soprattutto inermi cittadini, le tegole cascano in testa e non c'è verso di evitarle, né di limitarne i danni.
Nel 2011 mi auguro di avere che fare il meno possibile con i cosiddetti numeri verdi, ovvero con i "call center", e per quanto mi riguarda NON mi sognerò mai più fin che campo, di cambiare gestore telefonico o dell'energia o qualsivoglia stramaledetto servizio sia per telefono, che per e-mail o che altro. Perché son giunta a questa drastica decisione? Perché da ben DUE anni, passo almeno 2 giorni al mese al telefono, oppure scrivo lettere raccomandate, oppure reclamo per e-mail con i gestori di cui sopra, nel vano tentativo di tutelarmi per le inefficienze dei servizi.
La cosa singolare, o forse normale, è che l'odissea di reclami e proteste per avere riconosciuto un mio diritto, non riguarda una unica società o gestore, ma è spalmata a 180 gradi sull'intero territorio nazionale e abbraccia: gestori di telefonia, gestori di energia elettrica, Centro di Assistenza Fiscale, INPDAP ufficio pensioni, uffici del comune, società di recupero crediti, abbonamenti a riviste pagati e non ricevuti...e forse qualcos'altro che al momento dimentico.
E pensare che quei diritti che mi ostino a volere riconosciuti, non sono cose poi così assurde, astruse o opinabili. Si tratta di semplici errori dei citati gestori (che diomio possono succedere a chiunque, non dico di no), ma che correggere, diventa impresa titanica ardua, per non dire impossibile. Esempio: un anno fa' ho cambiato gestore telefonico, ho pagato penali, contributi di attivazione e disattivazione, tutte cose che non mi erano state chiaramente prospettate, ma per evitare seccature e lungaggini ho pagato. Poi scopro che per errore hanno fatto 2 contratti e ora mi mandano 2 bollette uguali, una intestata a mio marito, una a me, per la stessa linea telefonica. Ovviamente ho telefonato subito, i gentili operatori dei call center, con i quali riesco finalmente a parlare dopo mezz'ora di digitazioni varie, e mezz'ora di musichette, mi rispondono sempre che ho ragione, di stare tranquilla, che provvederanno a correggere. Ora dopo un anno mi arriva una minacciosa lettera di una agenzia recupero crediti che mi ingiunge di pagare le doppie bollette emesse per sbaglio...
Altro esempio: a seguito di inefficienze, mancate letture dei contatori, e conguagli troppo esosi, del gestore di energia precedente, nell'ottobre 2009, ho avuto la malaugurata idea di passare alla Enel , che pubblicizza e vanta tariffe fisse bimensili e vantaggi. Risultato: da quella data non ho più ricevuto nessuna bolletta! E nonostante le chiamate di sollecito mensili ancora le sto aspettando, vi lascio immaginare quanto saranno lievitate.
Per non scadere nella piaggeria tralascio gli altri esempi simili, subiti nel corso dell'anno, che riguardano sempre "errori" o distrazioni o trascuratezze di qualche impiegato sciatto, ma che non solo non vengono prontamente corretti e risolti, come sarebbe giusto e opportuno, ma si trascinano sine die, esasperando l'utente, nella fattispecie la sottoscritta, che oltre a sentirsi particolarmente sfigata, ha la sensazione di vivere un incubo kafkiano.
Incubo costituito da molte ore con la cornetta in mano ad ascoltare voci registrate: per parlare digiti UNO, per riascoltare digiti DUE, per mandarci a quel paese, digiti TRE (questo non c'è, peccato!). Nella sfortuna ringrazio il rio destino di essere in pensione e quindi di avere tempo disponibile da buttare in cotale maniera.
Forse è pleonastico, ma mi domando, perché succede tuttociò? Perché se chiamo un operatore, costui passa una carta, oppure scrive sul computer una nota, e tutto rimane come prima? perché non c'è assunzione di responsabilità da parte di nessuno?
Si ha la sensazione di avere a che fare solo con ectoplasmi al di là del filo, voci annoiate con accenti dialettali o stranieri, che formulano frasette di rito prive di alcun contenuto. Esseri privi di identità, tetragoni a suppliche o insulti. Ma la cosa frustrante è che non c'è alternativa, non ci sono più gli impiegati in carne ed ossa da guardare negli occhi e magari prendere per gli stracci. Anche per fare aggiustare la lavatrice, devo chiamare un numero di Roma o di Canicattì, che poi chiamerà il tecnico della mia città, che mi richiamerà per sapere dove abito, e magari è sotto casa.
Tanto varrebbe rivolgersi direttamente a qualche Santo Protettore, magari preghiere e ceri darebbero risultati migliori e più solleciti.

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