lunedì 17 gennaio 2011

Povero Silvio.

Mi fa davvero pena. Provate a riflettere un po' su questo assioma (o teorema?): un rispettabile signore ultra settantenne, lavoratore indefesso, elargitore di denaro a piene mani a destra e manca, lasciato dalla moglie, si prende degli innocui, diciamo così, passatempi, cenette allietate da canti e stornelli, circondato da amabile gioventù. In presenza pure di attempati "chaperons" come Fede.
Dov'è la colpa? Ovviamente un bieco stuolo di toghe rosse e talvolta nere, mai rosso-nere, si attacca a queste inezie, per montare casi giudiziari, scandali et similia, al solo scopo di ribaltare un governo. Quel governo gestito con mano ferma e giusta, da un salomonico giudice di pace, un benefattore d'animo tenero, che ama mescolarsi col popolo e dal popolo è stato incoronato e unto (no questo anzi viene direttamente da Dio).
Questa volta davvero, davvero, non ce l'ho con Silvio. Come potrei? Lui non ha mai fatto nulla per mimetizzarsi, né tantomeno celare le sue debolezze, ne ha fatto invece un vanto, una bandiera. Da vero macho italico, sfodera complimenti e barzellette, avance alle leader femmine, ammiccamenti alle fanciulle. E la linea difensiva di cui intende avvalersi, è (colpo di scena!) che è già fidanzato. Forse solo un tantinello patetico, perchè l'atteggiamento da merlo maschio fa pensare a tipi alla Buzzanca più che a lui. Ma insomma non è questo che può far cadere un governo. O no?
Stasera ho sentito Cicchitto che dichiarava in TV che se continuano questi indegni attacchi, bisognerà andare alle elezioni anticipate per tutelare la libertà. Libertà di che???? Stiamo zitti va', non voglio scadere in volgarità.
Eccomi al punto, ormai non è più Silvio che mi fa' indignare....sono i Bondi , i Cicchitto, gli Alfano, i La Russa, etc. etc. Non si può certo pretendere che quelle fraschette di regime, Brambilla, Prestigiacomo, Gelmini & C, si rivoltino e mordano la mano di chi le ha messe lì dove si trovano, e dove MAI e poi MAI sarebbero arrivate senza il benefattore.
Ma quegli altri dico io, non si vergognano neanche un pochino? Con che faccia andranno alle riunioni internazionali, a presenziare summit e cerimonie, al cospetto di altri politici e capi di governo, seri e almeno apparentemente irreprensibili. Sarà mica per questo che ci siamo dati anima e corpo agli incontri con Gheddafi? E non sarà mica che stiamo cadendo leggermente giù di tono con Obama, la Merkel, Cameron e altri?
Con che faccia, un po' così, ed espressione un po' così, continuano a comparire in TV a difendere con parole senza senso e formule di rito ritrito, un personaggio dalle colpe così lampanti da risultare indifendibile. Quale prezzo rende "responsabili" tanti politici così schierati?
Cerco di immaginarmi, ma mi riesce molto difficle, un leader di sinistra alle prese con situazioni analoghe. Il governo Prodi è caduto perchè la moglie di un ministro è stata colpita da un avviso di garanzia. Il ministro si è dimesso, ed era giusto. Ma se avessimo beccato Prodi con le mani nel sacco, anzi sotto le gonne di un fanciulla minorenne, cosa sarebbe successo? Anche se il popolo l'avesse difeso a suon di ovazioni: "W il mortadella che s'è svegliato e scafato", cosa di cui dubito, ci avrebbero pensato i compagni a defenestrarlo subito. Qui non è in gioco la moralità di un leader, né la libertà di fare quel che gli pare, e neppure l'investitura popolare col voto. Se così fosse, la democrazia vuol dire che una volta eletti, si può fare tutto quello che ci sconfifera, in barba a leggi, etica, regole e costituzione? Non è democrazia: è un regime di corrotti.


2 commenti:

Sassi a Parte di Ernestina Gallina ha detto...

Davvero qui la realtà ha superato la fantasia, anche quella più volgare.
Tu ti sorprendi dei suoi ministri che continuano a negare e a difenderlo a spada tratta, io mi sorprendo degli italiani, quelli che, nonostante tutto questo, continueranno a votarlo e sono tanti!
ciao

Unknown ha detto...

Si, è vero Ernestina, non capisco nemmeno io gli italiani. Però c'è da tenere conto che in realtà quella sbandierata maggioranza , per via della legge elettorale e dell'astensionismo, è in realtà una minoranza. Noi che ci indigniamo non siamo così pochi ed è giunto il momento di farci sentire. Intanto invito tutti quelli che passano da questo minimo blog a firmare l'appello per le dimissioni di quel poco esemplare premier, che si trova sul sito: http://www.libertaegiustizia.it/2011/01/20/resignation-firma-lappello-di-leg/?ref=HREA-1
Non servirà...ma almeno, contiamoci!