giovedì 23 aprile 2009

Mai inglisc ticer.

Se a volte vi viene la depressione, guardate ed ascoltate questo divertente video.
E' un vero toccasana per molti disagi e fastidi quotidiani. Me lo tengo sempre nel cassetto. Per esempio, ieri dopo essere stata alla lezione settimanale di inglese, mi sentivo un po' giù. Perchè dopo una mattinata di esercizi, ripasso, letture, ho scoperto, come ogni volta, che i miei progressi sono misurabili in nanometri, mentre per ogni frase di 6 parole riesco a fare 5 errori, e la pronunciation fa acqua da tutte le parti. Al prof talvolta sfugge una smorfia di impazienza, quasi a dire, che somara è questa! Ma tornando a casa, mi basta rivedere il videuzzo, e al fatidico: "nosonli", la mia autostima schizza di qualche metro in su.
Se poi avete avuto una di quelle giornate da dimenticare, in cui tutto va storto, a cominciare dalla ciabatta che scendendo dal letto tentate di infilare e la scoprite umida, perchè il cane ci ha sbavato dentro, ebbene, non lasciatevi prendere dallo sconforto, c'è chi, mentre voi dormivate, vegliava per inventarsi qualche nuova barzelletta da raccontare ai giornalisti o alle casalinghe di Biandrate al congresso del PDL.
Se poi avete tante cose da fare e non avete mai tempo di completare a dovere nulla, pensate che perfino un presidente del consiglio, uno che parla spesso con i grandi della terra, con regine, papi e presidenti americani, non ha tempo neppure per farsi scrivere due righe in un corretto inglese e poi studiarselo a memoria.
Pazzesco no? Pensare che potrebbe pagarsi fior fiore di professoroni, curatori d'immagine, non solo fisica. Ma così perderebbe la sua spontanea e solare simpatia, il suo umorismo casereccio e pecoreccio, la sua aria bonacciona da pappa e ciccia con i più stupidotti della terra.
Ecco infatti, credo sia proprio questo il segreto del successo: se uno che è tanto ricco e tanto potente, si comporta come il vicino di casa, quello un po' scemo, che non perde occasione per fare qualche gaffe, e nel tentativo di rimediarle goffamente le condirà di battute idiote e risate a tutto dente, ebbene se mi sento così affine al potente e a volte (o spesso) un filino più intelligente di lui, il gioco è fatto!
L'identificazione è una molla su cui è vincente far leva. Ogni simile ama il suo simile, can non magna can, e Dio li fa' poi li accoppia.
Così succede che se vedo una Levi Montalcini, che a 100 anni da filo da torcere ai ventenni, in quanto a memoria e lucidità, oppure sento parlare un filosofo della scienza che usa parole difficili, provo un istintivo moto di fastidio, mi sembrano saccenti,lontani e distaccati. Non posso nemmeno invidiarli, perchè so che dietro quel successo c'è studio, impegno, fatica.
Invece se vedo che uno apparentemente come me, o peggio di me, raggiunge senza meriti particolari le vette del successo, mi conforto e mi crogiolo nel pensiero che magari anch'io ce la posso fare. In realtà il presidente del consiglio non è affatto il sempliciotto che sembra, alcuni meriti ce l'ha e dovremmo prenderlo più sul serio, come dice Guzzanti qui!
Comunque, la prossima volta andrò a lezione d'inglese con la convinzione che il "ticer" è un gran boring rompiballe, non ha realizzato che a me basta masticare qualcosa quel tanto, per farmi capire quando andrò di nuovo in vacanza all'estero.

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