martedì 7 aprile 2009

Cassandre scomode.

Dopo 15 giorni di felice disintossicazione da giornali e TV italiana, eccomi ripiombata nel peggiore dei modi nella cronaca più nera. Cominciavo già a pensare di dover fare le solite recriminazioni sulle ilari e urlate esternazioni capo-governative, invece questa tragedia del terremoto occupa completamente i nostri pensieri e ambasce.
Sono partecipe del dolore e dell'angoscia di chi si trova in mezzo a questo disastro, anche se solo di straforo ho provato durante il terremoto del '76 qui in Friuli quanto è brutto sentirsi così alla mercè della forza della natura, senza scampo nè rifugio.
Penso a tutta quella povera gente morta sotto le macerie, e mi ricordo quante notti di paura abbiamo trascorso tra il fatidico 6 maggio e il settembre 1976 . Mi trovavo proprio a Gemona sotto il duomo già parzialmente distrutto, quando c'è stata quell'ultima forte scossa di settembre. Ricordo di essere caduta cercando di scappare e di aver pensato che ormai non c'era più niente da fare se non rimanere lì per terra ad aspettare il peggio, finchè mio marito non è tornato indietro ad aiutarmi, siamo riusciti a raggiungere l'auto e metterci in salvo.
Queste esperienze non si dimenticano nemmeno dopo 33 anni. Eppure 33 anni sono molti, e quanti altri terremoti ci sono stati da allora? E cosa si è fatto per arginare i pericoli a cui siamo esposti noi tutti in questa terra ballerina? Qui in Friuli ci sono credo delle buone leggi per l'edilizia antisismica, avrebbero dovuto esserci anche in abruzzo, e in tutte quelle zone a ben nota alta sismicità. Ovviamente i centri storici e le abitazioni vecchissime, sono difficili da tutelare, ma è inaccettabile che crollino scuole, ospedali, case dello studente, edifici relativamente recenti.
Ho letto del tecnico che avrebbe previsto l'imminente sisma, e le polemiche subito scattate sulla non credibilità dei suoi annunci del malaugurio. Si sa che non è possibile fare le "previsioni" come quelle del tempo: " Domani al centro e al sud terremoti sparsi di debole intensità..in particolare nell'irpinia fenomeni più accentuati.." Ecco questo forse sarebbe troppo...Però non nascondiamoci dietro un dito, la scienza può fare molto di più di quel che si pensa, e la si utilizza ben poco. Abbiamo il vezzo di non credere mai agli scienziati e di fidarci di più di maghi e opinionisti prezzolati. Ad esempio si sa con certezza che prima o pi salterà il tappo del Vesuvio. Non sappiamo quando, è vero, ma intanto quali misure precauzionali si stanno prendendo? Ci sono piani di evacuazioni, di emergenza a pronta esecuzione, ci sono norme per la messa in sicurezza di edifici pubblici e pericolanti? Cosa è stato fatto per impedire la costruzione in luoghi a rischio? E come dire che io, pur avendo la pressione e il colesterolo alti (è vero), non faccia nulla di nulla per evitare prossimi eventi quali infarto e ictus, di cui sono ad alto rischio, solo perchè non so quando esattamente si verificheranno! Potrebbe succedere che nel frattempo io muoia di qualcosa altro...quindi continuo nella mia vita insalubre e non prendo farmaci nè sane abitudini per tutelarmi. Il mio comportamento è definito da incoscente o da aspirante suicida, nella migliore delle ipotesi da struzzo. Invece la nostra "Protezione Civile" non sa far altro che esortare a non ascoltare le false cassandre, ribadire che i terremoti e le catastrofi non sono prevedivili, quindi non ci resta che nascondere la testa sotto terra e aspettare.
PS: La foto del Duomo di Gemona ricostruito vuol essere un augurio e una speranza per i nostri connazionali abruzzesi.

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