domenica 30 novembre 2008

Prima domenica di Avvento.


Oggi è la prima domenica di Avvento
cioè il periodo della liturgia cristiana e cattolica che precede il Natale. Ho costruito questa corona di rami di pino, dove sono collocate in cerchio 4 candele, che vanno accese una ad ogni domenica fino a Natale. Sono molto legata alle tradizioni di Natale e Pasqua, benchè ormai non più nè credente nè praticante. Questo mio attaccamento è secondo alcuni ipocrita e non coerente, e anni fa ho avuto una accesa discussione con mia figlia perchè volevo fare il presepe, apoteosi della tradizione natalizia cattolica, e quindi non in linea con il mio attuale modo di comportarmi. Debbo fare un esame introspettivo per chiarirmi, e difendermi dalle accuse di ipocrisia, un sentimento negativo da cui mi sento esente. Per trovare la radice del mio rispetto a certe tradizioni, devo cercare nel rimpianto degli anni di infanzia, quando mio padre (molto osservante) preparava con estrema cura un presepe favoloso, con luci e suoni, e benchè con mezzi molto poveri e ristretti riusciva a creare dei piccoli capolavori. Una volta smontò un ombrello, con grande disappunto di mia madre, per utilizzarne le stecche metalliche e costruire una volta del cielo stellato, quanto più suggestiva possibile. Dopo la sua morte, avevo solo 14 anni, ho cercato di perpetuare quel rito che in un certo senso mi faceva sentire viva una continuità di affetti.
Ultimamente ammetto di essermi lasciata prendere la mano da una frenesia consumistica di addobbi, luci, festoni et similia, e quindi di aver trasformato il tutto in una tradizione folkloristica. Però sempre ligia alle regole di base, perchè se lo chiamiamo Natale, allora tantè fare le cose per bene, ricordando cosa esattamente significa. Altrimenti festeggiamolo semplicemente come il festival dei babbi disneiani, magari quelli orrendi appesi ai balconi in voga da qualche anno, così diventa uno dei tanti modi per spendere, mangiare e divertirsi nel segno delle varie celebrazioni importate, halloween-style, o feste del papà, della mamma, o dei fidanzati. Ovviamente niente vieterebbe di trasformare le festività cattoliche in altrettante feste laiche, di solstizio di inverno, primavera, estate e autunno, e lì infatti vanno ricercate le radici di queste tradizioni, ma ormai è d'abitudine per noi occidentali ortodossi, anglicani, protestanti e cattolici, anche se non più osservanti, ritrovarci in questi appuntamenti di rito, e non vedo perchè non adeguarcisi, magari prendendo l'occasione per ricordare, capire e informarci su quello che significano e di quanto ormai stiamo perdendo sul loro valore.
Tornando alla corona dell'avvento, chi vuole saperne di più clicchi QUI, così non farà la figura della signora che viene ad aiutarmi nelle pulizie, la quale benchè molto cattolica, assidua della parrocchia e delle messa, non sapeva assolutamente cosa fosse. Ho dovuto perfino erudirla su come l'8 dicembre non sia l'inizio dell'avvento, ma la festa della Immacolata Concezione, e che tale festa non vuole affatto dire che Maria concepì senza peccare, ma che fu Ella concepita senza il peccato originale.
Anche se non mi considero più credente, mica posso dimenticarmi così di colpo tutti quegli anni di martellante catechismo, con cui preti e suore hanno segnato, nel bene e nel male, la mia infanzia e adolescenza,

2 commenti:

Ermes ha detto...

figo.
Impeccabile anche la storia dell'Immocolata Concezione!

"accesa discussione con mia figlia"
eh eh eh, dolce amabile eleonora,
pensa che discutiamo accesamente anche noi che siamo d'accordo e non abbiamo il presepe :-)

E se quest'anno, nel segno della tradizione, festeggiassimo il Dies Natalis Solis Invicti?
Tutti vestiti con la tunica, sdraiati nel triclinio a mangiare acini d'uva e a bere terrano col miele?

Volendo ad un certo punto potrei ungermi di grasso (dell'arrosto natalizio) e combattere tipo gladiatore contro homer.

(diseredato)

Unknown ha detto...

Eh eh, sempre più provocatorio, eh?
I triclini li porti tu? Io penso all'uva, e terrano.
Poi dobbiamo convincere Homer.....