venerdì 21 novembre 2008

Al-legati.


Mi è venuto da pensare proprio così l'altra sera salendo faticosamente le scale fatiscenti dello storico liceo "Dante", dove diligentemente mi reco ogni mercoledì per seguire le 2 ore di english lesson, destinate a rendere meno inglesiuta la mia conversazione all'estero. Ormai entrare nelle aule è diventato pericoloso, quasi quanto salire su una gru. Ma se sei fortunato e non incappi in una ineluttabile fatalità, può essere che te la cavi.
Mentre alla seconda ora mi appisolo sul banco, al coro della classe che ripete: Aren't I? aren't you? aren't he, she, it...penso che cosa succederebbe se io un giorno mi arrampicassi su un palco magari in piazza unità e mi mettessi a berciare contro l'antidemocrazia del conflitto d'interessi, contro la Gelmini e la Carfagna e le loro alte tariffe, e urlassi il mio sfogo contro gli imbecilli strapagati che ci governano? Mi porterebbe via l'ambulanza o la polizia.
Invece il Bossi, che è ministro, può “sparare” le sue mattane, le sue invettive contro la Costituzione, la storia patria passata e contemporanea, i suoi proclami irredentisti e violenti, senza che nessuno mai ne chieda conto a nessun livello. Eppure il “cielodurista” padano ha oltrepassato ogni limite di decenza e di legalità, con i suoi gesti osceni contro l'inno, e altre belinaggini. Ora si impone che parli di lui, avendo già passato in rassegna gli altri disturbati eccellenti.
Perchè a lui si perdona tutto? Le sue corbellerie non destano nessun eco, a differenza di quelle del Berlusca, che hanno risonanza mondiale, e lo costringono poi a giustificarsi con le solite frasi "Sono stato frainteso, mi avete capito male, era un simpatico scherzo..."
E devo dire che anch'io non ho verve nell'affrontare questo fenomeno padano, non mi viene niente di spiritoso da dire sul Bossi e i suoi al-legati, mi sembrano troppo deprimenti nella loro chiusa grettezza, e mi ricordano i coniugi di Erba.
Ho dato un occhiata al sito della lega e invito chi non lo avesse già fatto a fare altrettanto. Penso sia importante sapere cosa pensa una grossa fetta di italiani. E nello stesso istante in cui leggo di cotanto bieco protezionismo sugli interessi di padroncini, piccoli imprenditori, viticoltori e sediari, e mentre le scuole cadono a pezzi e si parla di tagliare ulteriormente i fondi alla scuola pubblica, mentre l'università va allo sfascio e da destra si dice che la colpa è dei baroni e intanto si tagliano i fondi ai ricercatori precari, nello istante dicevo, mi giunge un messaggio di mia figlia che annuncia giubilante come all'istituto di fisica di Amsterdam (dove sta facendo il dottorato) il governo abbia appena stanziato 8,8 milioni (proprio così) di euro per un esperimento chiamato Km3Net..solo per UNO esperimento, non per tutto l'istituto. E questo nel pieno di una recessione economica, da cui l'olanda non è esente. Evidentemente in altri paesi si guarda lontano. Invece da noi non si guarda al di là di un corto naso padano, e si pensa di fronteggiare la crisi abolendo gli studi di settore, cioè l'unico maldestro tentativo di combattere l'evasione.
Non ci accorgiamo che i guru del potere stanno facendo del nostro paese un malato grave, rispetto alle democrazie più mature e avanzate del resto d’Europa. E danneggiano irrimediabilmente le nuove generazioni, che si disaffezionano e vengono spinte verso le “sirene” dell’antipolitica, oppure emigrano.

Nessun commento: