martedì 9 settembre 2008

Cum grano Salò.

Visto come si stanno mettendo le cose, consiglio a chi non lo avesse già fatto, di documentarsi su questo simpatico SITO, tutto dedicato alla Repubblica di Salò, con tanto di iscrizione, forum, gadget e cena sociale (o nazional-sociale). Non lo so esattamente, ma forse agli iscritti saranno dati gagliardetti e distintivi che si potranno esibire, d'ora in poi, per evere accesso ai concorsi per posto di maestro unico. E' ancora in dubbio se serviranno per non essere licenziati dall'Alitalia. Per soli 50 euro poi si può comprare un accappatoio nero con aquila ricamata (wow, ci penserò per regali chic a natale).
Leggo questo commento all'exploit di La Russa su un forum di Repubblica:"se dobbiamo onorare i partigiani senza distinguo tra eroi e stupratori e assassini allora è giusto onorare anche i soldati di Salò!!! se ci sono deficenti (scritto così n.d.r.) con la maglia di CHE GUEVARA che era un criminale e altri che inneggiano a FIDEL (riconosciuto come un criminale da tutti i paesi e accusato di crimini contro l'umanità) allora si possono anche onorare soldati di una repubblica che ha avuto un passato di onore e di crimini! la storia è già scritta e non la riscrivono i comunisti come non la riscrivono i fascisti,va solo letta e riportata per quello che è stata,se no possiamo continuare con le buffonate! p.s. ci sono anche dei"partigiani" che non hanno mai fatto un giorno di guerra nè di militare e che furono DISERTORI ma che ora percepiscono pensioni e onoreficenze solo perchè di sinistra!"
Ebbene or mi s'impone un ulteriore distinguo in risposta a questo scellerato commento: in primisi (come dice Camilleri) chi va' in giro con la maglietta del CHE non siede in parlamento, dove è noto si indossano altre magliette, e dove non si dovrebbe fare d'ogni erba un fascio. In secundis, è vero che anche tra partigiani e
antifascisti ci son stati assassini e stupratori, la guerra porta con sè questo stracisco di tragici eventi, ma il punto è: chi ha voluto la guerra? E noi italiani di cosa dobbiamo fare "mea culpa"? Di un ventennio di dittatura e ideologia violenta razzista e autoritaria , o andiamo a sindacare su quanto avviene a Cuba e in tanti altri posti dove ci sono dittatute di destra e sinistra? Da combattere giustamente sì, ma dopo esserci tolti i nostri travi oculari. Un conto è morire per difendere un ideale di libertà e domocrazia, pur con errori e limiti, un altro per difendere una scelta che la storia e il mondo tutto hanno poi condannato! Magari tra un po' onoreremo anche chi muore nel corso di una azione criminale. Di questo passo si onoreranno i martiri-teppisti morti allo stadio durante delle azioni vandaliche....Ci vorrebbe un po' piu di sale (e meno salò) in zucca.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Fini deve aver letto il mio post...

Eleonora ha detto...

Tra l'altro vorrei sottolineare che e` solo grazie ai partigiani che siamo "liberi", visto che i famosi americani per entrare in Italia hanno dovuto fare accordi con la mafia al sud e chiedere aiuto ai partigiani al nord....