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venerdì 13 giugno 2008
Santi, poeti, navigatori e truffaldini italian style.
Scherza con i fanti e indaga sui santi: precisamente sulle cliniche private che hanno nomi dei santi: S. Rita, S. Raffaele, S. Camillo, S. Carlo, S. Ambrogio e via santificando. Già l'anno scorso "L'espresso" aveva fatto un'inchiesta per denunciare affari sospetti in tali cliniche. La sanità privata, specie lombarda è sempre nel mirino: maneggi per i posti di primario, promozioni o bocciature a seconda dell'appartenenza politica e divieto di carriera per i non obbiettori nei reparti di fecondazione assistita e per le interruzioni di gravidanza. E poi morti sospette, denunce da parte di pazienti e parenti. La Gabanelli ha parlato a più riprese nella sua benemerita trasmissione di questi fattacci, compresa la vicenda che vedeva i coniugi Mastella implicati nei business-sanitari campani, che ci son costati quanto, ahimè. Ma nessuno fa niente. Ora scoppia questo bubbone (grazie alle intercettazioni), ma quanto durerà il can-can? Tra un po' i giornali riprenderanno a parlare di rifiuti, di aviarie e di morti bianche, un giorno sì e uno no, poi di esami di maturità e di vacanze dei vip e ci dimenticheremo quei nomi Rotelli, Pipitone, Ciardo. Del resto l'inchiesta su Sirchia è oramai già passata in secondo piano, e chi si ricorda più del "tesoro" accumulato dai Poggiolini? Se qualcuno dei "vecchi" malfattori non fosse morto si ripresenterebbe in parlamento e noi lo voteremmo. Vedi ad esempio Ciarrapico, oggetto di scandali che han monopolizzato i giornali anni fa, ed ora fa la sua bella figura in parlamento. Di cosa ci lamentiamo? Li conosciamo e NON li evitiamo: quindi in caso di malattia rivolgiamo una preghiera ai nostri santi protettori (chi ce l'ha).
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