martedì 17 giugno 2008

Orto, pensione e un po' di laboratorio...


Ecco qui l'anziana madama, intenta alle cure del suo giardino, fatta a mia immagine e somiglianza, anche se in realtà un po' (solo un po') più magra di me. Ieri approfittando di una pausa di pallido sole tra due acquazzoni, ho vendemmiato il filare sud-est di piselli. E ne ho congelato un sacchetto, per i duri tempi invernali.
Ho anche trapiantato dei tageti sifilitici, nell'aiuola avanti alla casa, di solito motivo di vanto, nelle estati scorse con grande profusione di fioriture colorate di tagete, alisso e rose. Come da foto a lato...
Invece quest'anno tra piogge, lumache e formiche, e altre maledizioni bibliche i fiori che ho seminato sono stati decimati. E anche alcuni ortaggi crescono a stento. Proprio nell'anno in cui credevo che la mia totale libertà da impegni lavorativi , mi avrebbe permesso di realizzare un super giardino...Ma pazienza, in compenso mi sto godendo alla grande la libertà: niente sveglia, niente vincoli, niente provette che mi aspettano ansiose di essere processate. Questa pensione è meglio di quel che pensavo. Ora però devo rimboccarmi le maniche per la raccolta di erbe aromatiche. Tradizione vuole che si raccolgano per San Giovanni e si facciano seccare. Qui scopro di avere grandiose lacune e non sò bene poi come userò queste preziose essenze di: calendula, fiori di tiglio, lavanda, maggiorana, malva, menta, melissa, erba luigia, eccetera, eccetera. Ho già sperimentato confezioni di amari ed elisir, ma mi piacerebbe catalogarle meglio e riporle in sacchetti corredati con i foglietti illustrativi delle loro proprietà curative. Il sogno è quello di ricavarne oli essenziali e distillati. Anche se tutto ciò puzza un po' di lavoro laboratoristico...

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