lunedì 30 novembre 2009

Croce, crociate, minareti, presepi & C.

Dall'Articolo dell'altro ieri su Repubblica pare che il 57,5% degli svizzeri non voglia i minareti sulle alpi. Magari da un punto di vista strettamente paesaggistico potrebbero pure aver ragione. Nemmeno gli chalet starebbero molto bene fra le dune..Il brutto è che l'anti-islam e in genere la xenofobia stanno dilagando a macchia d'olio, mentre Calderoli & company esultano. Tutto ciò è molto inquietante, mi ricorda un triste storia recentemente passata e mi fa paura. Lasciamo perdere la svizzera, che non sono fatti nostri e noi abbiamo già abbastanza gatte da pelare in casa. Ma invece concentriamoci sulla subitanea trovata del ministro Castelli di mettere la croce sulla bandiera italiana, come se non avessimo già abbastanza croci da portare, dobbiamo anche proprio sbandierarle?
A volte penso che se mettessimo insieme un'accolita di sottosviluppati, beceri, grezzi ominidi pre-civilizzazione, non direbbero tante strullate quante ne inventano gli amatissimi eletti dal popolo. Dalle esternazioni di La Russa, che augura la morte alla corte europea, e il cancro a un giovanotto che lo contestava, alle continue provocazioni leghiste, senza parlar del premier...
Codesti padani, alla cui stirpe nego di avere qualsivoglia affinità d'origine, benchè nata a Vercelli, sono un esercito di razzisti senza credo nè ideali, se non i loro affarucci di bottega, ieri insultavano la bandiera e il papa, oggi si scoprono patrioti e cristiani.
Incitano alla discriminazione, all'apartheid di chiunque non sia "padano", a loro scappa dagli occhi perfino che sia data accoglienza ai derelitti migranti da parte della Caritas. Negano ai disperati, che arrivano qui in cerca di una vita più umana, perfino l'assitenza medica, la social card, l'assegno di disoccupazione, l'istruzione nelle scuole, la libertà di pregare, e in genere i più elementari diritti. Tutto all'ombra e sotto l'egida di grandi crocifissi, com'è ovvio in linea con alla buona novella predicata da Cristo..ama il prossimo tuo, beati gli umili, eccetera, eccetera. E si fanno promotori dell'ora di religione (non delle religioni) e di fare il presepe a scuola. Senza re magi però, dato che vengono da oriente e uno di loro è pure nero. Ma ora che ci penso nemmeno Maria e Giuseppe e figlio (più palestinesi di loro!) ci possono stare, alla luce dell'epurazione "white christmas". Vabbè ci metteremo solo le pecore...

1 commento:

Sassi a Parte di Ernestina Gallina ha detto...

ah ah!ci sarebbe da ridere se non fosse in reltà una tradegia!