lunedì 15 dicembre 2008

Tanto RU(more) 486 per nulla.


Perche' l'Italia è in ritardo di 20 anni rispetto alla Francia e all'Inghilterra e 10 rispetto agli altri paesi europei e agli Stati Uniti, nell'approvazione sull'uso della pillola abortiva RU486? Non certo per i rischi per la salute dato che i rischi sarebbero cinque volte meno, ad esempio, del viagra. (Detto per inciso effetto collaterale che non vien solo per nuocere). A dirlo e' Silvio Viale , ginecologo e 'padre' della pillola abortiva. E quindi? Ecco che la pesante ingerenza della chiesa interferisce con la vita anche dei non credenti o diversamente-credenti, e ostacola la messa in atto della legge 196, pur ancora in vigore, se non con atti invasivi e punitivi per la rea donna. Non c'è da meravigliarsi dato che anche la "pillola del giorno dopo" che NON è assolutamente abortiva non è certo prescrivibile con facilità. E poi non venitemi a dire che siamo liberi e democratici. Qualcuno più illustre di me come Umberto Eco ne ha dato questa definizione molto sensata 1) Democrazia non significa che la maggioranza ha ragione. Significa che la maggioranza ha il diritto di governare 2) Democrazia non significa pertanto che la minoranza ha torto. Significa che, mentre rispetta il governo della maggioranza, essa si esprime a voce alta ogni volta che pensa che la maggioranza abbia torto (o addirittura faccia cose contrarie alla legge, alla morale e ai principi stessi della democrazia), e deve farlo sempre e con la massima energia perché questo è il mandato che ha ricevuto dai cittadini. Quando la maggioranza sostiene di aver sempre ragione e la minoranza non osa reagire, allora è in pericolo la democrazia.

Ipse dixit, e trovo sagge queste parole. Quindi continuo a dire la mia, perchè mi considero particolarmente democratica avendo nel '73 votato pro-divorzio, benchè non volessi certo divorziare alla vigilia del mio matrimonio. E per fortuna non ne ho avuto bisogno. Poi ho votato pro-aborto, anche se forse non avrei avuto il coraggio di ricorrervi in caso di triste necessità, ho votato pro fecondazione assistita pur essendo ormai fuori tempo massimo per interessarmi di tali problemi. Sono favorevole, o meglio tollerante nei confronti di gay, di coppie irregolari, e al fatto che i musulmani preghino come vogliono. Non sono cattolica, ma non cambierei le mie posizioni neanche se lo fossi, perchè convinta che uno stato laico e democratico deve tutelare i diritti di tutti, ovviamente nel rispetto dell'altrui diritto, senza infrangere leggi, benchè con un ideale etico universale.
Qui potrebbe cascare l'asino, qualcuno infatti potrebbe obiettare che chi altro, se non la chiesa, può definire i dettami etici GIUSTI. Ebbene non è così, la chiesa può dettare i dogmi e le regole morali ai suoi seguaci, ma non può assumersi il ruolo di verità etica assoluta, ci sono filosofie e religioni con pari dignità e come si fa a stabilire qual'è la più vera? Nemmeno più le alte gerarchie ecclesiastiche oggi osano ribadire questo concetto.
Perciò è assurdo che tutto lo stato italico di destra o sinistra sia genuflesso al volere della chiesa, e costringa tutti a seguire con la forza i suoi dictat. Di cosa ci meravigliamo quindi, perchè tanto rumore sul caso Englaro e sulle pillole?

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