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sabato 20 dicembre 2008
Buon natale.
Non ho voglia di tuffarmi in un gomitolo di disquisizioni acide e rancorose sui fatti del giorno, su corrotti e corruttori, suvvia cerchiamo di dimenticare, è natale!
Parliamo del Menù delle feste, si lo so, la dieta, ma si comincia il 1° gennaio no? Chi comincia il 24 dicembre?? Ho già deciso cosa servire come antipasti, e anche sul secondo: mi lancerò su un arrosto di fesa di tacchino farcito con castagne e speck di mia invenzione. Invece sono ancora molto indecisa sul primo piatto, nel senso che quasi sicuramente farò un buon brodo misto di cappone e manzo, che lascerò in frigo tutta la notte all'uopo di sgrassarlo accuratamente, ma il dilemma è cosa metterci dentro. Cappelletti comprati o fatti da me? La tentazione di farli è grande, la preparazione di questo piatto della tradizione mi riempie di ricordi e nostalgia. Era una festa straordinaria per me quando mia mamma nel pomeriggio della vigilia preparava questi cappelletti con ripieno di carne, metà lombo di maiale, metà vitello, rosolata con alloro e salvia, un goccio di marsala e poi macinata finemente e amalgamata con uovo, parmigiano, noce moscata. Io guardavo la mamma che stendeva la pasta col matterello, seduta col naso all'altezza della tavola di legno, e aspettavo con impazienza il via per dare il mio prezioso contributo, consistente nell'assaggio del ripieno per stabilire se era giusto di sale, intervento necessario perchè la vigilia di natale l'osservanza di non mangiare carne era strettissima, quindi solo una bambina poteva assaggiare ancorchè una quantità minima del ricco ripieno. Poi se mi lavavo le mani e mi comportavo bene, mi era anche concesso di chiudere i cappelletti col la loro gustosa pallina di farcia al centro.
Inoltre c'era la preparazione della insalata russa, immancabile appuntamento natalizio, dacchè mi ricordo.
Anche quest'anno la preparerò così, secondo la ricetta materna, come faccio ogni anno.
Vi sono tantissime ricette anche online, con varianti infinite, con verdure di molti tipi o con tonno, o uova sode. Riporto la ricetta di mia mamma che è semplice e gustosa, e che ha avuto sempre molto successo in famiglia, il cui segreto è schiacciare le patate invece che farle a tocchetti, e condire con una maionese fatta a mano con uova freschissime.
INSALATA Russa di nonna Ada
Dosi per 8 persone (o anche per più se non ci si ingozza, trattandosi di antipasto)
4-5 grosse patate
4 grosse carote
Una scatola di pisellini superfini o pari quantità di piselli freschi lessati
Un vasetto medio di cetriolini e cipolline sottaceto, se non vi piace il troppo acetato usate quelli in agrodolce.
Maionese preparata con 2 uova e metà olio di oliva e semi e succo di 1 limone
Preparazione.
Sbucciare patate e carote e lessarle in acqua salata. Scolarle e schiacciarle bene amalgamando con i sottaceti tagliuzzati finemente, i piselli scolati, 3-4 cucchiai di maionese, eventualmente aggiungere un po' di sale, olio e aceto, secondo il gusto.
Accomodare su un piatto di portata, dando una forma tondeggiante un po' a cupola, coprire con la restante maionese e decorare con sottaceti, olive, rondelle di carota lessa.
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