martedì 13 marzo 2012

Tu da che parte stai?

Vi ricordate lo spettacolo di Celentano RockPolitik , dove il cantante divideva il mondo in rock e lento?
Con tutta l'ammirazione che ho per Celentano, mio idolo dei 20 anni, penso che fare politica non è il suo forte.
Molto meglio quando canta. Non perché non rispetti le sue idee, ma perché detesto i cantanti che fanno predicozzi politici, così come detesto i politici che cantano...se poi come alcune nostre vecchie conoscenze del passato governo fanno tutte e due le cose....allora son dolori.
Comunque, quella teoria del dividere il mondo (politico e non) in due settori ben precisi, è una cosa che assolutamente non condivido. Invece ogni piè sospinto mi trovo a dovere incasellare una cosa come destrorsa o sinistrorsa, della serie:  l'universo è destrogiro o levogiro?
Ci sarebbe da cominciare un lungo discorso su cos'è la politica e cosa sono la destra e la sinistra, non mi ci addentro. Dirò solo che ogni parte o partito politico ha un suo programma e degli ideali a cui ispirarsi (o almeno così dovrebbe). E la nostra appartenenza dovrebbe tenere conto di questi punti programmatici dei partiti. Oggi invece noto nella gente una confusione totale.
Forse non solo oggi, anche ieri era così, ora però, proprio a causa di una certa perdita dei valori delle parti politiche, la tendenza a miscelare  privato e pubblico, idee e ideali, gusti personali e idee politiche, si è molto dilatata.
Se ieri (intendo ai tempi della mia gioventù) era di sinistra andare in giro coi capelli lunghi e l'eschimo, almeno però non si aveva la pretesa di riconoscere la fazione di una persona dal tipo di risotto che preferisce, o schedarla se consulta Wikipedia oppure ha la cattiva abitudine di piratare su internet.
Un po' esagerato, ma ci stiamo quasi arrivando. Avendo io alcune idee "progressiste" ad esempio su OGM, staminali, nucleare e viabilità, sono spesso tacciata di essere fascista, o peggio "leghista" perfino dal mio coniuge. Ma scusate tanto,  perché l'essere di sinistra deve sempre e solo abbinarsi all'oscurantismo retrivo anti-progresso?
Oppure c'è qualche motivo serio che impedisca ad uno di destra di essere favorevole alla medicina alternativa, partecipare al Gay Pride o fumarsi una canna?
So che nel programma dei partiti di sinistra c'è un impegno contro l'energia nucleare. So pure che gli ambientalisti costituiscono una linea politica tendente più a sinistra. Tuttavia mi rifiuto di assorbire un'idea politica in blocco, senza un minimo di criticità,  mandando all'ammasso il mio cervello.
Bisogna superare la "mistica" del "sinistra" è tutto ciò che è "verde" e naturale, come l'omeopatia o il parto in casa. La scienza non ha colore politico. Ci sono esperimenti, statistiche, prove, studi, e pubblicazioni, che mi informano e mi rendono conto di ciò che è avanzato, dimostrabile, attendibile. Su questo mi potrò fare un 'idea, e sarà mia, personale e apolitica.
 Poi l'uso che si farà delle tecnologie scaturite dalla scienza potrà essere influenzato dalle ragioni ideologiche o economiche o sociali di una o dell'altra parte politica e su questo ci si potrà schierare.
Ma per favore non confondiamo l'acqua santa col vin santo!

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