mercoledì 10 giugno 2009

Privacy.

Ho un vero culto per la riservatezza, o come la si suole chiamare ormai privacy. Non a caso soffrivo molto quando abitavo in una casetta a schiera, stretta fra decine di altre casette, una sorta di condominio in orizzontale, e non frequentavo nè curavo il giardinetto di 40 mq, affiancato e separato dagli altri solo da una bassa recinzione, per non espormi agli sguardi indiscreti. Pur tuttavia non potevo evitare di sentire il cicaleccio della porta accanto, i bisticci del balcone di fronte, nè di respirarmi il fumo passivo che il vicino di giardino a lato, produceva godendosi la sigaretta che la moglie gli proibiva di fumare in casa.
Non tutti sono così fortunati da permettersi una villa Certosa isolata, circondata da alte mura, parchi, piscine, jacuzzi e gorilla.
Oggi come oggi non mi lamento, un po di misantropia e ubbìe da ultrassessantenne, mi hanno spinto a cercare un buon ritiro, sul carso, sufficientemente lontano da altre case, e mi collego col mondo solo quando voglio farlo. Nessuno si sognerebbe di venire a fotografare, con uno zoom spinto, mio marito in canottiera che suda strappando erbacce nell'orto.
Perchè invece un maledetto fotografo blasfemo l'ha fatto violando la privacy del premier?
Posso solo fare delle ipotesi: se io fossi un capopolo, sempre in prima pagina, con un impero finanziario e uno strapotere su TV, giornali e politica, e decine di lacchè ai miei piedi, forse avrei un po' di coda di paglia, e potrei perfino sospettare che mi vogliano carpire attimi di vita privata per condividerla con i miei fans (o detrattori). Per difendermi, oltre ad una dorata fortezza e un esercito di guardie private, mi allerterei cercando di proibire ai giornali di gossip (casualmente quasi tutti miei) di pubblicare quello che non mi garba. Se nonostante tutto un complotto internazionale ai miei danni portasse alla luce foto compromettenti, direi che sono innocentissimi fatti miei, e scatenerei una sacrosanta battaglia per la privacy.
Ebbene devo dire che nonostante l'odio inveterato che nutro per il personaggio in questione, la tutela della privacy, mi sembra perfino in questo caso cosa buona e giusta.
Meno giusto è il come e il perchè è venuta fuori questa storia: sarebbe da valutare quanto etico sia che Tiberio si ritiri a Capri (o in sardegna) a concedersi feste libertine, tuttavia se rimanessero segretissime, che fare? Amen. Però come sottolinea un giornale di Cuba (ma si sa, questi son proprio comunistacci) c'è il particolare che: questa banda di lascivi saltimbanchi vola a Capri, scusate, in Sardegna, in aerei ufficiali. Perché l’uomo ha modificato la legge: non solo chi governa può utilizzare questi aerei, ma anche le persone scelte da lui in funzione delle sue “necessità”. Se non è per questo e per darsi l’immunità come Primo Ministro di fronte ad accuse di diverso tipo (che non mancano), allora a che cavolo serve la maggioranza parlamentare?
Perfino in Argentina dove il peronismo è stato molto apprezzato si levano critiche a noi. Che triste! Leggete come ci dipingono:
Succede che “la devianza di Berlusconi è una devianza accettata”, ha detto su La Nación il sociologo Giuseppe De Rita, uno dei massimi interpreti della società italiana, presidente del Centro Studi Investimenti Sociali (Censis), istituto che dal 1964 analizza la realtà della penisola. Secondo questo prestigioso sociologo di 76 anni, il fenomeno Berlusconi è il frutto del “cambiamento antropologico” avvenuto nella società italiana, oggi colpita da una logica di relativismo, dall’estremo individualismo e dalla perdita di valori.
Non sono teneri nemmeno i tedeschi che sentenziano come l'italia vada sempre peggio.
Se fossi additato da mezzo mondo come "anomalo" un minimo di autocritica me la farei.
Siamo gli ultimi della classe, bocciati in tutte le materie e con un pessimo voto in condotta, ma continuiamo a dar la colpa ai professori.
Un ultima nota dolente, (o no?) l'interrogativo di Cicchitto: E se al posto del teleobbiettivo c'era un fucile? Aiuto aiuto, toccherà spendere soldi per garantire la sicurezza del premier e dei suoi onorabili ospiti! Anche se a ben pensarci perchè mai per un attentato qualcuno dovrebbe ricorrere a delle tali complicazioni ...basterebbe appostarsi ad uno dei bagni di folla del cavaliere e... appena sale su un predellino.. TAC!

2 commenti:

Sassi a Parte di Ernestina Gallina ha detto...

Non esiste privacy per un uomo pubblico, se vuole difendere la sua privacy si ritiri a vita privata e nessun paparazzo lo disturberà.
Non può spedirci a domicilio la storia patinata della sua famiglia e poi pretendere il silenzio sulle sue feste in villa.
Noi vogliamo sapere se il nostro presidente del consiglio usa sistematicamente il suo enorme potere politico ed economico per procacciarsi giovani fanciulle a decine e le fa volare con gli aerei di stato (corsie preferenziali, carburante pagato).
Se, come dice lui, non c'è niente da nascondere, perchè ha mosso mari e monti per bloccare le foto?
Il mondo ci guarda, ride di noi e ci compatisce.
Ps: oggi la nuova legge sulle intercettazioni..non si sa mai..meglio tutelarsi!

Unknown ha detto...

Certamente non può esistere privacy con voli a spese della comunità..
Ora dopo la "mini" sconfitta (perchè ben lontano dal 40% che andava sbandierando) che farà il nostro uomo? C'è chi dice che perdendo la speranza di diventare presidente della repubblica diventerà più caimano che mai. Mah...speriamo che il neurone gli salti definitivamente!