lunedì 11 maggio 2009

Mediaset novela all'italiana: 2° puntata.

Non si sono ancora totalmente spenti i brusii sulla vicenda Silvio-Veronica, ma già il protagonista proclama la sua stazionaria se non crescente popolarità, nonostante le infami calunnie che lo hanno colpito. Gradimento al 75 % , dice: "Mi aspettavo un calo legato alla battaglia mediatica nei miei confronti scatenata sulla base di un cumulo di falsità, invece gli italiani hanno capito bene, in maniera intelligente".
Facendo io parte di quel misero 25% che non lo vota nè lo ama, ho la tendenza a frequentare gente che la pensa come me, anche se è dura, perchè quando mi trovo in compagnia di 20 persone ben 15 sono suoi fans, benchè raramente io sia in così numerosa compagnia, per cui, per ragioni statistiche non ho il polso della situazione. Tuttavia ho ascoltato le intelligenti opinioni di qualcuno che frequento en passant: tipo la signora delle pulizie, l'omino della bofrost, la vecchietta in coda alle poste. Ed essi dicono: ma che scandalo è? Milioni di italiani si cornificano e divorziano, e nessuno si meraviglia, perchè questo can can per Silvio? E poi giù con le critiche agli ipocriti perbenisti baciapile, che vanno a cercare le pagliuzze negli occhi (mal-rifatti) berlusconiani.
L'azzeccagarbugli di regime, tal Ghedini, ha perfino dato della bacchettona a Emma Bonino, rea di aver osato affermare che il premier nelle sue esternazioni di dubbio gusto dimostra una scarsa stima per l'altro sesso. "Ma và là, non è veeroo, ma daaai...." Questa l'arringa Ghediniana, difensore del ridanciano colloquiare del primo ministro, che risulta ben più simpatico al popolo della tetra apparenza dei signori della prima repubblica.
Non fà una piega questo sbottare contro i "moralisti immorali" di Mario Giordano, a parte una leggera tendenza alla sofistica, che, per chi non se ne ricordasse, mi permetto di rammentare è quel metodo dialettico che insegnava a sostenere una tesi e subito dopo quella opposta.
E' un pamphlet molto lungo, non so se avrete la costanza di leggerlo tutto, ma il succo è che la solita sinistra snob si crede un tot di più rispetto alla destra e punta il dito, ma nasconde l'altra mano sporca delle stesse nefandezze destrorse, e non accetta la discussione. Dimenticando che la discussione di principi teorici è una cosa, la valutazione dei fatti, un'altra. E tira in ballo argomenti che sarebbe meglio non affrontare, poichè i MORALISTI che si ergono a difensori del pre-embrione, della famiglia sacrosanta, della simulazione di vita attaccata a un sondino, non solo razzolano malissimo, ma pensano di aver ragione, e tale ragione la impongono con la forza. E qui sta il busillis, la sottile differenza che noi di sinistra democratica e moderna (mica parliamo di Stalin) ci rende antipatici e leggermete "superiori" (come ci definisce la destra!).
Tra i sofismi elegantemente arzigogolati del Giordano mi picca segnalare questo: "È la sinistra di Emma Bonino, che scordando di aver trascorso la sua esistenza a difendere sesso, droga e ogni eccesso, s’improvvisa sacerdotessa del Grande Ordine Bacchettone." Qui è raggiunto l'apice della malafede, avendo la Bonino disapprovato il cattivo gusto del premier, nella funzione di chi ci deve rappresentare e non i suoi costumi morali, e all'accusa di bacchettona, ha subito rivendicato i suoi trascorsi in difesa delle "libertà" di sesso droga, etc etc.
Il Premier, della sua vita ne faccia quel che vuole, ma almeno non la esibisca come bandiera di etica italiana.
Anche Barbara Spinelli dice pressapoco così, i panni sporchi si lavano in famiglia, e la divisione tra privato e pubblico deve essere netta, sarebbe bello che per noi gli uomini pubblici non avessero voglie, passioni, credo religiosi, problemi personali, e familiari.
Non sono del tutto d'accordo e condivido in pieno questo bellissimo commento di Eugenio Scalfari, che fa il punto sulla vicenda con chiarezza e non opinabile oggettività, e tra l'altro risponde alla Spinelli: "Cara Barbara, sarebbe bello? Una volta tanto non concordo con te, se non altro perché non è mai accaduto, neppure nella polis di Pericle, di Socrate, di Alcibiade. Non è mai accaduto nella storia antica e tanto meno in quella moderna. Soprattutto non è mai accaduto quando il potere raggiunge livelli di spinto autoritarismo o addirittura diventa potere assoluto."
Che il 75% degli italiani sia schierato dalla parte del premier-reuccio, un po' mi sconsola, un po' me l'aspetto. Quale misteriosa alchimia, come dice la Veronica, fa' si che tutti gli siano devoti e non vedano più le sue malefatte? Se dobbiamo leggiucchiare sorvolando qua e là i giornali stranieri, aihmè, sembra che noi italiani siamo un branco di deficienti, di scimmie ammaestrate, di faccendieri opportunisti. Se dobbiamo dar retta a questo articolo di un giornale USA (sarà scritto da antipatici comunisti?) possiamo così parafrasare a rovescio la celebre frase di Luigi XIV: L'état, c'est moi, e Berlusconi siamo noi!

2 commenti:

Sassi a Parte di Ernestina Gallina ha detto...

La tua analisi mi è piaciuta, io sono preoccupata, a volte mi sento una straniera..perchè la penso così diversamente rispetto al sentire comune?
Quest'omucolo corrotto e trafficone, che disprezza le donne e si sente napoleone mi fa ribrezzo, eppure nei sondaggi (e nella realtà) le percentuali aumentano, è il più amato dagli italiani! Vado dall'ortolano o dal giornalaio e sento dire che sta facendo del bene a tutti noi! ..anche nella Romagna rossa, la terra degli anarchici e dei mangiapreti! Sono spaesata e incredula, se gli italiani hanno osannato Mussolini per ventanni, dobbiamo aspettarci altri 10 anni di Berlusconi, come minimo.
ciao

Unknown ha detto...

Considerando l'età anagrafica, c'è da sperare che la natura ce ne privi prima dei 10 anni previsti, quantanche se dobbiamo guardare Andreotti, la speranza è molto vaga.