sabato 26 settembre 2009

Papa e papi.

Caro Papa,
non posso dire di essere delusa, mi aspettavo da VOI (mi sento in dovere di usare il plurale majestatis) un atteggiamento simile. E ho la conferma di quel che pensavo: voi Papi non siete guide spirituali, ambasciatori di Dio in terra e simili, siete degli uomini di potere terreno e temporale che di più non si può. Tendete la mano ad arroganti peccatori, perchè potenti, e negate l'assoluzione a un povero cristo che soffre da anni in agonia e chiede una morte dignitosa, una pietosa iniezione che si concede ad un animale, ma non agli uomini.
Non avete pietà dei bambini africani con AIDS, o di quelli che muoiono di fame, anzi sollecitate che ne nascano ancora e ancora (dono di Dio?). Non spendete una parola per gli immigrati insultati e respinti, ma incitate i politici ad accanirsi contro le donne ree innazituttto di non essere maschi, e tanto più se incapaci di portare avanti da sole una gravidanza indesiderata o certe di dover partorire un figlio gravemente ammalato. Dite di essere per la Vita ad ogni costo, ma lo stesso accanimento è perpetrato contro le donne che desiderano figli e non possono averli e chiedono l'assistenza medica per concepire.
Le miserie e le sofferenze umane sono per voi delle condizioni irrinunciabili per essere cristiani e credenti, non discuto di questo, anche se ne dubito, ma perchè la richiesta di sopportare non è eguale per tutti?
Com'è che gli insegnamenti del poverello d'Assisi, e le prediche di Cristo sui poveri, umili, che per loro è il regno dei cieli, sono tanto disattese oggi?
Come sperate che una persona ragionevole e sensata creda a quanto andate predicando?
Non mi sento di professare devozione verso chi si schiera con Erode, e non biasima che per una danza della bella Salomè si sia tagliata la testa al Battista.
Vedo tempi e costumi corrotti portati ad esempio e a rapprestazione della vita di noi tutti e non ci sto assolutamente.