venerdì 18 aprile 2008

Lacrime e sangue

Inutile piangere sul latte versato. Dopo alcuni giorni di lutto stretto, durante i quali non me la sono sentita neanche di scrivere un rigo, ora sento risorgere in me l'orgoglio democratico e laico che mi impone di continuare a lottare, perchè non voglio morire in un regime berlusconiano. Non voglio essere rappresentata da quel buffone, che alle domande della ragazza precaria (peraltro scema) che chiede come potrà pianificare il suo futuro, risponde che la soluzione è sposare suo figlio (o quello di un altro riccone), giustificandosi poi col dire che la sua era una battuta, cosa ancora più grave. Votiamo per uno che fa battute? Non abbiamo abbastanza comici? Se proprio volevo un comico a capo dello stato, votavo la Litizzetto che mi fa più ridere, è donna, è sicuramente più intelligente, e non fa' battute anti-femministe. Ma il punto è che bisogna riflettere sul perchè "costui" , dopo aver già dimostrato di cosa era capace, nei 5 lunghi anni anni precedenti il breve interludio prodiano, è stato ancora tanto plaudito e votato. PERCHE'? Mi domando con sincera meraviglia. Possibile che non ci si accorga di ciò che lapalissianamente è così visibile, sulla scarsa affidabilità, trasparenza e capacità di quell'uomo? Cosa acceca così tanto gli italiani? Penso che la sinistra debba fare un esame di coscienza. Mi ha colpito quello che hanno detto alcuni operai all'uscita di Mirafiori al cronista che chiedeva loro le possibili ragioni della eclatante sconfitta della sinistra :" Loro (intesi quelli dell'arcobaleno) pensano solo a froci e zingari". C'è da rifletterci. Sulla questione delle tasse e sovratasse poi penso che non si può rispondere all'allegro tam-tam del popolo delle libertà, fatto di "non si paga-non si paga", con la frase infelice di Padoa-Schioppa " Quant'è figo, quant'è bello, strapagare ogni balzello". Non era meglio dare un po' di spiegazioni semplici e chiare sul perchè, benchè doloroso, sia giusto pagare un pochino? Non sarebbe stato oppotuno dare un segnale di "democraticità" nell'abbassarsi un po' di privilegi e super-stipendi? Non era meglio fare una politica dell'immigrazione più costruttiva e meno "buonista"? Invece di dare addosso ai sindaci di Bologna e Firenze per i loro provvedimenti più rigorosi contro episodi di delinquenza operati da immigrati, non sarebbe stato più efficace adoperarsi per far rispettare la legge a tutti, extra o intracomunitari, indistintantamente? Ed infine non era meglio imbavagliare quegli estre-sinistri-misti, sempre pronti a sbandierare i loro NO? E magari non allearsi a tipi come i mastelli? Ormai la frittata è fatta. Non ci resta che trangugiarla.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

..accidenti Sandra che dissertazione lucida.
Il Berlusca l'ha avuta vinta anche perchè a differenza di quei "polli" di sinistra troppo impegnati a disquisire su temi poco concreti ( cioè parlano bene senza dire nulla) ha saputo cogliere gli umori della gente e cogliendo la palla al balzo ha propinato promesse su promesse ad hoc..il guaio è che dubito riuscirà a mantenerle e chi l'ha votato dubito sia dotato del sufficente discernimento per capirlo..del resto credo che gli importi poco governare e tanto di più conquistare il potere e soprattutto vincere ...
L'aspetto più triste resta ancora il fatto che si continua a dover scegliere tra il meno peggio..

Myrtus

Unknown ha detto...

Caro Myrtus, il tuo nome botanico mi fa' sospettare la tua identità...Se non condividiamo le virtù terapeutiche dell'omeopatia, almeno in politica la vediamo nello stesso modo...auguri per le semine di primavera!!!!