
Sono pari merito nel 70 (75-61?) % degli italiani che approvano la politica dell'attuale PDC. (Io non cambio, dice B, gli italiani mi vogliono così)
Qualcosa mi sfugge. Il mio senso dell'etica è molto diverso, ma io rappresento una squallida minoranza di imbecilli, come ho letto su Face Book, infatti così nel popolare network,vengono definiti da alcuni fan di Berlusconi gli elettori di sinistra. Sono una povera imbecille, e in passato sono stata cogliona (così berlusca ha definito chi non vota per lui).
Mi rallegro solo di essere qui sul confine e di poter emigrare a piedi in slovenia quando lo sparuto 30% di chi la pensa come me, si sarà ulteriormente assottigliato e non avrà più chi lo difende, non potrà più ascoltare notizie non manipolate, non potrà più leggere giornali "liberi".
Il calice amaro ha raggiunto ormai la pienezza ed è difficile da trangugiare. La goccia di bile sta per far traboccare un vaso troppo pieno, e penso (o spero) che prima o poi anche noi imbecilli ci ribelleremo.
Purtroppo temo che non sarà così, almeno a breve: sono pessimista, per natura e per esperienza.
Non vedo spiragli di rinsavimento. Mi chiedo anche se mai noi popolo italiano abbiamo avuto una sufficiente maturità politica e morale, o mai la avremo. Mi cadono le braccia, e anche altri organi che non ho, cadrebbero, nel leggere o ascoltare certi vaneggiamenti pro Silvio. Eppure io ritengo di essere moderata e tollerante.
Tantè che non mi infastidisce un governo di destra, diverso dal mio sentire o dalle mie convinzioni. Posso benissimo sopportare 5 anni amministrati da una maggioranza che non ho votato, ma che si dia da fare per governarci tutti quanto meglio possibile, e garantisca il lavoro, la salute, la libertà di pensiero di ciascuno. Ho tollerato 40 anni di democristocrazia, con alti e bassi, ho sempre votato altro, ma giammai ho avuto l'ossessione di Andreotti o Fanfani , c'era un alternanza e il governo non era fatto su misura per UNO.
Eppure non andava bene e auspicavo un governo bipolare, c'era troppa litigiosità e troppa instabilità. CVD non c'è mai una fine al peggio, e ora quasi quasi rimpiango quei tempi. Rimpiango financo Paolo VI, e quella sottile e appena accennata ingerenza politica della Chiesa di allora. Forse lui avrebbe sentenziato che Berlusca è preda del diavolo. A quei tempi almeno c'era un po' di coerenza. I papaveri un po' lugubri e bigotti di allora, che andavano a messa e ingerivano la particola, magari non erano propriamente dei santi e chissà quali malefatte nascondevano nelle alcove o negli armadi, ma non avevano la spudoratezza di esibire i loro vizi privati come pubbliche virtù.
Ora si scatena la controffensiva nei riguardi di D'Alema, e altri presunti puttanieri di sinistra. Qual'è la differenza? Cerchiamo di chiarire una volta per tutte: che Berlusconi vada a mignotte, tradisca la moglie, abbia anche un debole per minorenni, prenda il viagra o si faccia.....non mi interessa! Lui come imprenditore e padrone di TV, giornali, di Milano un, due,tre, può fare quello che vuole! E avrebbe anche il diritto di censurare foto o articoli che lo riguardano, ma come Presidente del Consiglio, che mi rappresenta in Italia e in Europa, come artefice del mio destino nei prossimi 4 anni, come difensore di Chiesa, Patria e Famiglia, quale si propone, ha il dovere di essere irreprensibile. E non serve guardare nell'operato altrui per giustificarsi, è ridicolo e infantile..ora al governo c'è lui e non D'Alema, ergo mi interessa quello che fa lui e come lo fa.
Sulla sua testa pendono pesanti accuse, sia morali, che giudiziarie, ammettiamo pure che siano false e dovute a complotti, una vero leader irreprensibile quale lui si autodefinisce, o anche solo un uomo "onesto" si dimetterebbe e farebbe luce sulla questione.
Una Chiesa che difende valori cattolici e morali, come dice l'intrepido Don Farinella dovrebbe prendere le distanze da un personaggio così...ma si sa che le cose non vanno mai come sembrerebbe giusto.